Milano, 9 mar. (LaPresse) – Taglio delle tasse, abolizione del Senato ed edilizia scolastica. Matteo Renzi, durante una lunga intervista a ‘Che tempo che fa’, ribadisce i tempi e temi a lui cari (jobs act che sarà presentato mercoledì, ok alla riforma elettorale per domani, al massimo per lunedì) ma si rivolge anche ai sindacati e li attacca con durezza. “Avremo i sindacati contro? Ce ne faremo una ragione. Cosa c’è da fare lo sappiamo perfettamente da soli pensando alle famiglie e alle imprese. Vogliamo dare un scossone molto forte al sistema Paese”, ha detto il premier da Fabio Fazio. “Non dobbiamo pensare che ci sia un derby tra Confindustria e Cgil. Senno ci sarebbe da chiedere: Confindustria, Cgil, ma cosa avete fatto negli ultimi 20 anni?”, ha aggiunto Renzi che poi ha spiegato: “I sindacati devono iniziare a mettere on line tutte le spese che hanno, come gli altri”.
Sulle tasse il presidente ribadisce la data già fissata per la presentazione dello jobs act: “Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo”. E rispondendo a Fabio Fazio che gli ha chiesto come potranno i senatori votare la loro abolizione ha aggiunto: “Come facciamo a dire che questo è il paese dove puoi realizzare i sogni se non diamo prima il buon esempio. Lo cancelliamo il Senato”. Sulla legge elettorale Renzi ha ribadito la volontà di fare presto. “Spero proprio di si e penso proprio di si. La questione della legge elettorale domani si risolve, al massimo martedì mattina”. Nonostante il nodo delle donne in lista. “Sulla partita di genere è giusto che si faccia una scelta politica – ha aggiunto Renzi – ma la parità vera è quando non ci sarà più una ragazza che firma una lettera in bianco di dimissioni quando rimane incinta, quando ci sarà un salario uguale tra uomini e donne, quando ci saranno più asili nido. Io sono per la parità di genere – ha assicurato – ma si affronta non soltanto sui banchi del Parlamento”.
L’ex sindaco di Firenze ha parlato a lungo anche dell’edilizia scolastica annunciando di voler coinvolgere Renzo Piano. “Così come fanno le famiglie, che mettono a centro le priorità, anche il governo dovrebbe partire dalle cose più importanti – ha detto – e non c’è cosa più importante de luoghi dove lasciamo i nostri figli per la maggior parte delle ore. Abbiamo preso degli accordi concreti con i sindaci per l’edilizia scolastica e metteremo 10 miliardi di euro in tre anni. Ho chiesto una mano a Renzo Piano – ha precisato – che vedremo giovedì, perché in questo progetto di rammendo delle scuole, come lo chiama lui, ci sia un suo contributo. È come se tutti insieme dicessimo: qual’è la priorità per l’Italia? Ripartire dalle scuole come edilizia scolastica, attenzione agli insegnanti, ricostruzione del Paese. Per noi è la scuola è la priorità”. Renzi si è detto stupito per la polemica che è nata dalle canoni che i bambini di Siracusa gli hanno cantato. “Hanno palato di culto nord coreano della personalità di Renzi – ha fatto notare – ma quale culto della personalita? Il governo deve tornare a parlare come parlano gli italiani che parlano delle scuole – ha concluso Renzi- e non di questioni per addetti ai lavori”.
Infine, tra le novità che saranno presentate mercoledì in tema di riforme, Renzi ha anticipato la scelta di Raffaele Cantone come capo dell’autorità contro la corruzione voluta dal governo Monti ma mai entrata in azione. “Noi siamo percepiti all’estero come un Paese molto corrotto – ha concluso il segretario del Pd – per questo bisognava scegliere un’autorità in materia di lotta alla corruzione. Cantone è un magistrato è in prima linea contro la camorra” e contro la criminalità organizzata ed “la figura più adatta a presiedere l’autorità”.
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