Torino, 12 feb. (LaPresse) – Nel toto ministri di un eventuale governo Renzi è il favorito all’Agricoltura ma in passato aveva anche espresso la sua volontà di candidarsi alla guida del Piemonte. Ora che il Consiglio di Stato ha aperto la strada per le urne, mentre una staffetta a Palazzo Chigi tra Letta e Renzi diventa sempre più vicina, Oscar Farinetti smentisce entrambe le possibilità. Il patron di Eataly, a LaPresse, è lapidario sulla sua candidatura in Piemonte. “Appoggio Sergio Chiamparino, speriamo che vinca”. Una scelta che potrebbe essere dettata dai tempi stretti: il centro sinistra, infatti, vorrebbe puntare su un nome noto per una campagna elettorale flash piuttosto che su Farinetti, imprenditore di successo ma volto ancora poco conosciuto, eccetto che nella sua Alba e nel cuneese. Lo scorso giugno Farinetti diceva: “Nel 2015, per la Regione Piemonte, potrei appoggiare un candidato governatore che mi convinca davvero, oppure impegnarmi in prima persona. Vedremo”. E a Chiamparino, effettivamente, Farinetti è legato da una conoscenza di lungo corso e numerose collaborazioni.
Ma ancora più stretto è il rapporto di amicizia con Renzi, per il quale l’ex proprietario di Unieuro ha fatto campagna durante le primarie. “Matteo – dice – speriamo che se la cavi. Aiuterà il Paese. Gli voglio molto bene, sono a disposizione per stargli vicino ma non come ministro. Sono un imprenditore”. A questo proposito Farinetti rilancia la quotazione in borsa di Eataly. “Si va verso quella direzione senza forzare le cose. Sarà nel 2017-2018”, conclude.
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