Roma, 8 feb. (LaPresse) – “Questo è un appello di solidarietà alla Val di Susa. Sono più di 500 inquisiti, tutti sotto processo per delle cose che io non riesco assolutamente a capire. Comunque io confido nella Giustizia. Sono calmo, sono sereno. Sono molto sereno”. E’ quanto spiega, in un video messaggio pubblicato sul suo blog, il leader del Movimento 5 Stelle, nei confronti del quale ieri sono stati chiesti nove mesi di pena per aver violato i sigilli messi dai carabinieri sulla porta della baita No Tav che si trovava in val Clarea.
“Non ho grossi problemi – ha aggiunto Grillo – Il pm ha chiesto nove mesi di reclusione perché io avrei rotto un sigillo ‘già portato via dal vento’, come scritto nella notifica. Era un sigillo che non c’era, un sigillo ‘inconsapevole’. Mi hanno invitato in una baita dove mangiavano della polenta e io sono andato a mangiare la polentina. Però io sono tranquillo: nove mesi passano presto”. “Voglio dare la mia solidarietà a Alberto Perino e a tutti i ragazzi della Val di Susa – ha concluso – che devono risarcire un danno ipotetico di 215.000 euro, ne hanno già raccolto circa 100.000 e ne mancano altrettanti. C’è poco tempo e dobbiamo dargli una mano a risolvere questo problema. La Tav è un problema che non riguarda solo la Val di Susa, ma tutta l’Italia e forse tutta l’Europa, ma noi siamo tranquilli! La giustizia farà il suo corso e io sono calmo, perfetto e non mi agito assolutamente”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata