Roma, 31 gen. (LaPresse) – L’esame della riforma della legge elettorale nell’aula della Camera è stato rinviato alla settimana prossima. L’emiciclo di Montecitorio ha deciso a maggioranza l’inversione dell’ordine dei lavori per consentire di votare il decreto sui rifiuti nella Terra dei Fuochi, decreto che è stato votato in giornata. Renzi quindi, con l’Aula che ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Sel, M5S e Fratelli d’Italia, incassa il primo sì al suo cosiddetto Italicum e se ne rallegra su Twitter: “Legge elettorale inizio ok. Il prossimo giovedì in direzione le proposte su Lavoro, Regioni, Senato #lavoltabuona”.

In totale sono stati una ventina i franchi tiratori nel corso del voto segreto alla Camera sulle pregiudiziali di costituzionalità: tra i 20 e i 25 deputati, non è chiaro il numero esatto, hanno votato in dissenso al loro gruppo per bocciare la riforma.

Anche la giornata di oggi è stata molto tesa perché i deputati del Movimento 5 Stelle hanno abbandonato l’aula di Montecitorio dopo che l’emiciclo ha respinto il ritorno della riforma della legge elettorale in commissione Affari costituzionali. “Non ci renderemo complici di questo scempio”, ha detto il deputato pentastellato Giuseppe Brescia in aula. “Dispiace questa decisione, ma in quest’aula tutti possono dibattere ed esprimere il proprio parere”, ha replicato la presidente della Camera, Laura Boldrini. Successivamente anche i deputati di Fratelli d’Italia hanno deciso di abbandonare i lavori dell’aula di Montecitorio sulla riforma della legge elettorale. Ignazio La Russa ha spiegato che i deputati di Fdi saranno presenti in aula “quando si cercherà di migliorare questa orribile legge”, definendo l’Aventino “un errore”.

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