Roma, 30 gen. (LaPresse) – Sale la tensione a Montecitorio. Non si arrende il Movimento 5 Stelle dopo la bagarre di ieri sera in aula e prosegue con la sua protesta, occupando prima l’aula e poi la commissione Affari costituzionali, dove è in discussione il testo base della legge elettorale.
“Siamo in commissione per bloccare la seduta sull’Italicum o Silvium o porcellum 2.0. Noi non li molliamo!”, annuncia su Facebook il deputato 5 stelle Giorgio Sorial. A quel punto la commissione dà al relatore Francesco Paolo Sisto (Fi) mandato di portare il testo base in aula senza emendamenti. Scelta che fa insorgere anche Ncd. Bisognava “sanzionare l’interruzione di pubblico servizio” da parte dei grillini. “E’ gravissimo – aggiunge – che il presidente Sisto per arrivare al fine non abbia rispettato le regole della Commissione”, dice Enrico Costa, capogruppo del partito di Angelino Alfano in commissione.
“Il voto sul testo base dell’Italicum è illegittimo”, ribatte il deputato grillino Alessandro Di Battista, definendo il mandato a Sisto “un voto blitz”. Secondo i deputati grillini, che hanno partecipato in massa alla seduta della commissione (da regolamento anche chi non ne fa parte può assistere ai lavori) “non è stato possibile il rinconteggio dei voti ed è stato impedito ai membri dell’organo parlamentare di svolgere le normali dichiarazioni di voto”.
Nel parapiglia – qualche deputato lamenta anche di non essere riuscito ad entrare a uscire dalla commissione – si sono alzati i toni, fino a quando lo stesso Di Battista ha impedito al capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza di fare dichiarazioni davanti alle telecamere. Il deputato M5S è entrato nella sala stampa di Montecitorio inveendo contro il capogruppo, intervistato da Rai News 24. I due sono quindi usciti e hanno discusso animatamente, scambiandosi reciproche accuse. Speranza ha dato del fascista a Di Battista, mentre quest’ultimo ha replicato: “Avete sfasciato il Paese”.
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