Roma, 27 gen. (LaPresse) – Il giorno dopo la decisione di Nunzia De Girolamo di dimettersi per la vicenda dell’Asl di Benevento sono molti i commenti di solidarietà che arrivano, soprattutto da esponenti del sul partito, Ncd. L’ormai ex ministro, nel motivare la sua decisione, ha proprio affermato di non aver trovato la solidarietà che si aspettava all’interno del governo, riferendosi implicitamente al premier Enrico Letta.

“La sua scelta mi ha sorpreso, non ne avevo avuto sentore”, ha detto il ministro degli Esteri, Emma Bonino. “L’atto di grande responsabilità compiuto da Nunzia De Girolamo impone a Letta di cancellare tutte le ombre che pesano sul proprio Governo accelerandone la ripartenza. Il confronto di mercoledì con Bruxelles del presidente del Consiglio potrebbe risultare indebolito dall’immagine di un esecutivo sfilacciato e di un premier attaccato dal proprio partito. Per rimanere in Europa, e non fuggire dall’Europa, dobbiamo ristabilire un dialogo paritario e rientrare nel gruppo dei Paesi-guida. Dobbiamo essere credibili e autorevoli e avere idee e obiettivi chiari”, ha aggiunto Erminia Mazzoni, europarlamentare Ncd. Dorina Bianchi (Ncd) riferisce, invece, che “Alfano era dispiaciuto e ha cercato di fermare le dimissioni della De Girolamo”. E poi aggiunge: “Lei è stato un ministro che ha dato risultati al mondo agricolo. Vorrei ricordare che la De Girolamo non è indagata mentre chi la accusa è indagato”. Intanto è partita la corsa al nome del possibile successore al dicastero che guidava. In pole position c’è un renziano doc, Ernesto Carbone, deputato del Pd. Letta, per ora, in una nota da riferito di aver accettato le dimissioni e assunto l’interim del dicastero.

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