Roma, 21 gen. (LaPresse) – “Bene il doppio turno, ma questa è logica padronale”. Così il deputato Ncd Fabrizio Cicchitto in una intervista a L’Unità. Cicchitto definisce “grottesco” il confronto sulla legge elettorale. “Il grottesco – sostiene – si è mescolato al tragico con il rischio che due persone si spartissero il sistema politico italiano”. Il risultato è “un progetto con alcune luci ma ancora tante ombre e molti punti deboli”. Il paradosso è “essere usciti da un partito con logica padronale e personale e ritrovarsi con un leader a sinistra ispirato dalla stessa logica”.
“Noi del Nuovo centrodestra – continua – siamo stati definiti traditori per aver mantenuto in piedi il governo originariamente costituito con il contributo determinante di Berlusconi insieme ai carnefici del medesimo. Dopo di che Berlusconi è andato festoso nella tana dei carnefici e ‘Il Giornale’ ha titolato ‘La guerra è finita’. Vale anche l’inverso: il Pd è arrivato al punto da cambiar le regole del gioco per essere sicuro che ne venisse dichiarata la decadenza da senatore ed ora lo accoglie in pompa magna e se ne fa vanto. Al di là delle buone maniere, sempre benvenute, se non è paradossale e al limite del grottesco questo…”.
“Se Ncd – prosegue – non avesse a suo tempo salvato il governo, non saremmo qui a parlare di riforme ma in preda a una crisi istituzionale, economica e sociale disperata. Quindi, se oggi siamo a questo è perchè la via da noi faticosamente scelta si è rivelata essere giusta. Di fatto è proprio Berlusconi a riconoscerlo”.
A proposito della legge elettorale, spiega: “La montagna ha partorito il topolino. E cioè, dalle liste bloccate lunghe si è passati a quelle corte. È una inutile forzatura e bisognava introdurre il voto di preferenza. Ma qui torniamo a quella logica padronale e personale di cui parlavo prima”.
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