Roma, 20 gen. (LaPresse) – “La legittimazione politica di Berlusconi non mi riguarda, non ci riguarda. Non viene da noi, ma dal sostegno politico dei cittadini”. Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi, intervenendo nel corso della direzione nazionale del partito. “La legittimazione politica di Berlusconi – ha aggiunto – non mi riguarda, non ci riguarda. Non viene da noi, ma dal sostegno politico dei cittadini”.

“GRAZIE A BERLUSCONI”. Renzi ha scelto una formula forte per mettere in chiaro la questione: “”Vorrei esprimere la mia gratitudine – ha detto – a Silvio Berlusconi per aver accettato di venire nella sede del Pd”.

PASSO AVANTI STRAORDINARIO”. “L’accordo con Fi” sulla riforma del Senato, ha proseguito, “è un passo avanti straordinario che ci consente di arrivare entro il 15 maggio in prima lettura al Senato, perché la prima lettura sarà al Senato”.

“NON SI VOTERA’ PIU’ PER IL SENATO”. “Noi diciamo agli italiani che con le prossime elezioni non si voterà più per il Senato”, ha annunciato.

PREMIO DI MAGGIORANZA SOPRA IL 35%. Renzi ha spiegato che l’accordo raggiunto con Berlusconi prevede un premio di maggioranza che scatta per la coalizione che conquista almeno il 35% dei voti. Un premio, ha spiegato, che regali fino a un massimo del 18%, ha spiegato.

BALLOTTAGGIO. Se invece nessuna delle due coalizioni non raggiungeranno la soglia, si andrà al ballottaggio. “Abbiamo ottenuto la possibilità – ha annunciato – di un doppio turno secco tra due coalizioni che, senza possibilità di apparentamento, rigiochino la partita di fronte agli elettori e chi vince la sfida arriva al 53 per cento”.

PRIMARIE NEL PD PER LE LISTE. Nell’intesa non sono previste invece le preferenze ma il Pd ha intenzione, ha annunciato, di fare le parlamentarie per definire la composizione delle liste elettorali. “Se toccherà a me da segretario Pd” fare le liste per le prossime elezioni, ha detto, ci saranno le parlamentarie e “ci sarà il vincolo assoluto della rappresentanza di genere”.

“SONO PROPOSTE GIA’ VOTATE DA TRE MILIONI DI ELETTORI PD”. Su queste proposte il segretario non ammette bocciature: “Non state votando le proposte del Pd. Ma state votando su proposte su cui hanno votato già 3 milioni di italiani. Le primarie sono state un referendum sul futuro istituzionale dell’Italia”.

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