Roma, 19 gen. (LaPresse) – “Bisogna mediare,l’intesa a due finirà per provocare una crisi di governo. Si è verificato un vistoso paradosso: chi ha sempre criminalizzato Silvio lo riscopre per gettare tutto al vento. Con Berlusconi il rapporto resta ottimo,ma non capisco perché ha voluto alzare un polverone”. Così Fabrizio Cicchitto, deputato Ncd.
“Si sono palesati tutti i paradossi possibili – commenta Fabrizio Cicchitto deputato Ncd in una intervista al Mattino – Ma il più vistoso tra tutti è il fatto che il Pd, che fino a ieri lo ha sempre criminalizzato e braccato, poi ad un certo punto che fa? Lo riscopre? E Berlusconi che invece era in una situazione in cui aveva dato vita ad un governo, decide di gettare tutto al vento. E si mette a cavalcare le tigri più estremiste e alla fine di questa girandola di eventi assurdi, ritorna sui suoi passi tenta di rientrare nel gioco e per farlo cerca di assumere un atteggiamento il piu’ responsabile possibile”.
Sull’avvicinamento Renzi-Cavaliere Cicchitto dice:”Non abbiamo espresso alcun giudizio. Anzi posso dire che lo abbiamo sospeso. Non c’è dubbio che a questo punto sia saltata del tutto l’ipotesi spagnola perchè si è messa in moto una sommatoria di resistenze. Dunque adesso si deve lavorare per tentativi alla ricerca di ipotesi di mediazione in grado di accontentare tutte le principali forze in campo: da un lato Renzi che vuole uscirne come colui che ha messo in moto il processo di riforma, dall’altro lato le componenti della maggioranza con le quali egli deve stabilire delle norme concordate e infine Berlusconi e Fi che non possono presumere di imporre i loro diktat, ma di soluzioni concordate anche con essi”.
Il faccia a faccia di ieri però in un certo senso prelude all’asse sul bipartitismo…”.
“Ma” per Cicchitto “il bipartitismo non puo’ essere raggiunto con le forzature della legge elettorale, ma attraverso una autonoma maturazione politica di cui allo stato non esistono i presupposti. Ora però resta da vedere a che livello si pone lo sbarramento e anche il nodo delle preferenze. Sì insomma è stato fatto l’incontro, ma vanno fatti anche i conti con la maggioranza. La riforma della legge elettorale dipende dalle condizioni sostanziali e poi anche dalla vitalita’ e dunque dalla durata del governo”.
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