Roma, 4 gen. (LaPresse) – “Renzi non sarebbe diventato segretario del Pd se il Nuovo Centrodestra non avesse evitato la crisi”, “deve dirci grazie perché abbiamo evitato il caos politico e istituzionale e in questo caos non credo che il Pd avrebbe fatto le primarie”. Lo afferma il deputato Ncd Fabrizio Cicchitto in una intervista a La Stampa. Ncd, spiega, è pronta a far cadere il Governo se il Pd tenterà di approvare una riforma elettorale senza il suo appoggio. “Non è lontanamente sostenibile – sottolinea – l’ipotesi delle due maggioranze, una che tiene in piedi il governo e che deve scrivere nonché approvare in Parlamento l’agenda 2014, e un’altra che fa la riforma elettorale. Noi abbiamo indicato la nostra preferenza, il modello elettorale del sindaco d’Italia. Se poi Renzi, che si erge a paladino del rinnovamento, vuole adottare il sistema del sindaco d’Italia come più volte in passato aveva detto, benissimo, siamo pronti. Ricordando che questo sistema richiede una riforma istituzionale. Se c’è una maggioranza diversa da quella attuale è evidente che si va a crisi di governo. E in questo caso si bloccherebbero le riforme, si dovrebbe trovare un nuovo governo e forse un nuovo presidente della Repubblica. Un vero salto nel buio”.
Cicchitto tocca poi i due temi politici del momento, unioni civili e immigrazione. “Quello delle unioni civili – dice – è falso problema. Io sono contrario ai matrimoni gay, altra cosa è il riconoscimento delle unioni civili tra eterosessuali e omosessuali su cui si può ragionare. Bisogna lavorarci sopra, non sono contrario”. In tema di immigrazione, invece, “lo ius soli – afferma – può essere basato su alcuni principi: la permanenza dei genitori in Italia da diversi anni e una scolarizzazione avanzata del figlio tale da poter dire che quella persona è diventata un cittadino italiano. Invece va respinta al mittente l’ipotesi che chi nasce in Italia è automaticamente cittadino italiano. Salta tutto per aria se affrontiamo queste tematiche in maniera strumentale e ideologica”.
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