Roma, 27 dic. (LaPresse) – Sei miliardi e duecento milioni. Sono questi i fondi europei che il governo, dopo il consiglio dei ministri di oggi, ha deciso di ricollocare con l’ultima manovra economica dell’anno. Si tratta di risorse con le quali Palazzo Chigi finanzierà il sostegno alle imprese, varerà misure in favore dell’occupazione, del contrasto alla povertà e delle economie locali. Nello specifico, ha spiegato il premier Enrico letta, nel corso di una conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri, 2,2 miliardi andranno per il sostegno imprese, 700 milioni per le misure per favorire il sostegno al lavoro e all’occupazione, 330 milioni per il contrasto alla povertà e 3 miliardi a sostegno delle economie locali. Per favorire il credito alle imprese viene inoltre stanziato 1 miliardo e 200 milioni. Ma non basta. Il premier ha annunciato poi per il 2014 ulteriori interventi di contrasto alla povertà, visto che, dice Letta “il disagio sociale oggi è la trincea più difficile”. Si tratta di 800 milioni tra i nuovi 300 e i 500 già stanziati.

E restando ancora sui numeri, da aprile, annuncia il ministro del Welfare, Enrico Giovannini, “potranno partire il completamento dei bandi e le erogazioni per quasi 400mila persone nel Nord, nel Centro e nel Sud” cui verranno destinati i fondi stanziati dal governo per la lotta contro la povertà. Giovannini ha spiegato che il ministero dell’Economia ha già “firmato il decreto che consente di erogare alle prime 50.000 persone le risorse del Sia (sostegno inclusione attiva). Inoltre il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, parlando della immediata “cantierabilità” di alcune opere, ha annunciato che da questo decreto “arriveranno 70-80mila nuovi posti di lavoro”.

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