Roma, 5 dic. (LaPresse) – Oggi è ripresa la protesta dei deputati M5S che dopo la sentenza della Consulta definiscono “illegittimi” parlamento e governo. I toni si infiammano con una contesa sul calendario dei lavori. I deputati a 5 stelle chiedono di sospendere immediatamente i lavori per convocare una conferenza dei capigruppo in cui calendarizzare la riforma della legge elettorale. Ma non avendo ottenuto quanto richiesto, abbandonano l’aula in segno di protesta.
Abbiamo appena lasciato l’Aula di Montecitorio. Finché non si calendarizza il Mattarellum. Ovvero si convoca la capigruppo”, a un certo punto scrive su Twitter il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (M5s).Abbiamo apOggi è ripresa la protesta dei deputati M5S che dopo la sentenza della Consulta definiscono “illegittimi” parlamento e governo. I toni si infiammano con una contesa sul calendario dei lavori. I deputati a 5 stelle chiedono di sospendere immediatamente i lavori per convocare una conferenza dei capigruppo in cui calendarizzare la riforma della legge elettorale. Ma non avendo ottenuto quanto richiesto, abbandonano l’aula in segno di protesta.
Abbiamo appena lasciato l’Aula di Montecitorio. Finché non si calendarizza il Mattarellum. Ovvero si convoca la capigruppo”, a un certo punto scrive su Twitter il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (M5s).pena lasciato l’Aula di Montecitorio. Finché non si calendarizza il Mattarellum. Ovvero si convoca la capigruppo”, a un certo punto scrive su Twitter il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (M5s).
“Le richieste del MoVimento 5 Stelle sono state ignorate dalla Boldrini e dalla Camera. Il M5S ha abbandonato l’Aula illegittima. I partiti si prendono la responsabilita’ di non far partecipare ai lavori la forza politica votata da 9 milioni di italiani”. Lo scrive sul suo blog, il leader del movimento Beppe Grillo, commentando quanto accaduto in aula alla Camera oggi.
“Il parlamento è illegittimo. Dovremmo dimmetterci tutti”. Così ai microfoni di Rainews24 il deputato Alessio Mattia Villarosa il giorno dopo la pronuncia della Consulta che ha giudicato incostituzionale la legge elettorale attuale,e il Porcellum. “Chiediamo la calendarizzazione immediata del Mattarellum per fare una nuova legge elettorale”, ha aggiunto. “Aspettiamo la convocazione della conferenza dei capigruppi in cui chiederemo il ritorno al Mattarellum, da quel momento possiamo dimetterci tutti”, ha detto Villarosa parlando ai microfoni di Repubblica Tv.
Poi viene convocata per le 13,30 la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Il fatto che il Porcellum è incostituzionale lo ha stabilito ieri la Consulta in una sentenza con la quale boccia sia il premio di maggioranza che la mancanza delle preferenze. “La Corte costituzionale – si legge in una nota – ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”.
“Le motivazioni – precisa la Corte – saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici. Resta fermo – conclude – che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”.
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