Venezia, 29 nov. (LaPresse) – Il 2014 sarà un anno di svolta in cui si giocherà all’attacco per far tornale l’Italia leader in Europa. Lo ha detto in serata il premier Enrico Letta, intervenendo al Congresso del Psi a Venezia. In questi 7 mesi di Governo “in cui non si sapeva mai cosa sarebbe successo”, ha spiegato poi Letta, “siamo arrivati a una svolta importante dopo il voto di fiducia” sulla legge di stabilità e “il nuovo passaggio per la fiducia che andremo a chiedere fra qualche giorno”, perchè “è mia intenzione cambiare registro”. “Nel 2013 “abbiamo giocato in difesa – ha spiegato – sotto assedio da più fronti. Oggi siamo in condizioni di poter dire che ci siamo conquistati la possibilità di giocare la seconda parte nel 2014”.
“Ritengo di aspettare le primarie del Pd l’8 dicembere, poi subito dopo andare in Parlamento a chiedere il voto di fiducia”, aveva già detto questa mattina Letta in conferenza stampa a Vilnius, in occasione del summit del partenariato dell’est. Il premier aveva risposto ai giornalisti che gli chiedevano del futuro del governo ribadendo che la nuova fiducia, dopo l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza, “rafforzerà” l’esecutivo e “consentirà di passare da un 2013 che ha avuto risultati importanti giocando in difesa” e combattendo contro “un assedio politico, economico”, a una fase “d’attacco”. “Il primo tempo per adesso è andato bene. Nonostante l’assedio subito da tanti fronti contemporaneamente – aveva aggiunto Letta – credo che non abbiamo preso goal. Quindi adesso possiamo giocare il secondo tempo in attacco”.
E sulle dimissioni dei sottosegretari e dei viceminsitri di Forza Italia “stanno arrivando con il contagocce, non c’è una valanga. Appena tornerò in ufficio – ha detto ai cronisti – guarderò la casella di posta e vedrò se sono arrivate altre dimissioni. Rispetto a questo vedrò il da farsi”. Il premier ha poi spiegato, sulla questione del voto di fiducia, che “lunedì pomeriggio andrò al Quirinale e parlerò con Napolitano. Con lui verificherò i passaggi della vicenda. Noi chiederemo al Parlamento una nuova fiducia e certificheremo i numeri. Il percorso che insieme al capo dello Stato decideremo sarà corretto”, ha aggiunto Letta rispondendo a una domanda di un giornalista che gli chiedeva se volesse presentarsi dimissionario in Parlamento. “Quello che conta è la sostanza e la sostanza è che noi avremmo una nuova fiducia che rafforzerà il governo”. Letta insiste molto sulla necessità di “giocare il 2014 in attacco” e per farlo, ritiene necessario “la messa a punto di una agenda. Il cambio di confine della maggioranza fa sì che con altri partner dobbiamo discutere per vedere su quali temi spingere di più”. “Nego che fino ad ora si sia fatto poco”, ha concluso Letta spiegando che, anche sulle riforme, “dei passi in avanti sono stati fatti ma cambiare la Costituzione è una cosa molto difficile che ha bisogno di tempi e maggioranze molto ampie”. Per il 2014, conclude Letta, ci sarà “un’agenda di riforme economiche” che sarà composta da “applicazioni della legge di stabilità e nuove proposte”.
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