Roma, 28 nov. (LaPresse) – “Abbiamo parlamentari sufficienti per tenere in vita il Governo, ma anche per farlo cadere”. Così il vicepremier Angelino Alfano, nel corso di una conferenza stampa al Senato, proponendo un ‘contratto di programma’ per il 2014: “Subito dopo l’approvazione definitiva della legge di stabilità e la conclusione della vicenda congressuale del Pd l’8 dicembre, in modo tale che ci sia un contraente, vogliamo fare un contratto di programma che vogliamo chiamare ‘Italia 2014’, per dire cosa fare nell’interesse del Paese”. Intanto, per il momento, spiega Alfano, “fino a due ore e mezza fa, quando ho lasciato palazzo Chigi, né i sottosetretari né i viceministri di Forza Italia si erano dimessi. Né si sono dimessi i presidenti di commissione di Camera e Senato eletti con i voti della sinistra”.
Poi il vicepremier, a chi gli chiede se teme che Matteo Renzi metterà in pericolo la stabilità del Governo, risponde: “Il Governo è presieduto da un esponente del Pd. Avremo a breve la conclusione del congresso del Pd, vedremo chi sarà il nuovo segretario e vedremo se come primo gesto vorrà fare cadere un Governo presieduto da un esponente del Pd”. “Io spero – ha aggiunto – che il conto della vicenda congressuale del Pd non lo paghino ricada sull’Italia e non lo paghino gli italiani”.
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