Roma, 26 nov. (LaPresse) – “Al governo Letta, che io ho fortemente voluto, abbiamo dato tre obiettivi fondamentali: la pacificazione nazionale, fare finalmente le grandi riforme istituzionali che sono necessarie a modernizzare questo Paese e che non sono nemmeno riuscito a fare con il mio partito al governo, e poi la ripresa economica che non si può agganciare con la politica di sinistra ‘del tassa e spendi’ confermata con questa legge finanziaria. Tre obiettivi tutti falliti”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in un’intervista a ‘Studio Aperto’. “Ci vediamo con i gruppi parlamentari per decidere insieme che fare”, risponde ancora Berlusconi al direttore del tg che gli chiede se appoggerà la legge di stabilità. Il Cavaliere ha poi raccontato l’incontro di ieri con con Vladimir Putin, a palazzo Grazioli. “Siamo rimasti a cena fino a notte inoltrata – ha detto – ci siamo detti le cose che si dicono due amici veri. Putin è incredulo, scandalizzato e molto sorpreso che il nostro Paese si permetta di dare all’estero l’immagine di una Italia che tratta in questo modo un protagonista della vita politica degli ultimi venti anni”.
“Quello che sta avvenendo è inaccettabile – ha ribadito ancora il leader di Fi – è una ferita mortale alla nostra democrazia. Da vent’anni sto subendo una persecuzione giudiziaria che nessun cittadino in una democrazia occidentale ha mai subito”. Per Berlusconi, quindi, “siamo in una democrazia dimezzata dal potere della magistratura. Ciò che sta capitando a me potrebbe capitare domani a chiunque voglia scendere in politica”.
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