Milano, 21 nov. (LaPresse) – “Una sentenza surreale, in totale contrasto con gli elementi probatori, con la logica, con i fondamentali principi di diritto e con la giurisprudenza della Corte di Cassazione”. Lo scrivono gli avvocati di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo in una nota, dopo che i giudici della quarta sezione di Milano hanno depositato la sentenza di condanna a 7 anni per il Cavaliere nell’ambito del processo sul caso Ruby. “Anche con tutta la migliore volontà accusatoria – aggiungono – non sarà possibile confermare questa sentenza nei gradi successivi di giudizio”.

Per Ghedini e Longo “una concussione per costrizione con l’asserito concusso che nega di esserlo e che viene ritenuto tale perché avrebbe potuto, ipoteticamente, temere effetti negativi per la sua carriera”. “Mai il dott. Ostuni – scrivono i legali di Berlusconi – ha prospettato di aver lontanamente pensato a tale evenienza. Nel contempo la dr.ssa Iafrate ha costantemente dichiarato di aver deciso in piena e totale autonomia e libertà l’affido di Ruby. Parimenti è del tutto assurda la ricostruzione delle serate ad Arcore e dei rapporti con Ruby. Tutte le testimonianze, oltre trenta, che non collimavano con le poche dell’accusa, sono state non solo neglette ma addirittura ritenute false”. “Le nette e reiterate negazioni di Ruby – si legge nella nota – verbalizzate ben prima della serata del 6/10/2010, che segnerebbe a parere del Tribunale la consapevolezza del Presidente Berlusconi in ordine alle dichiarazioni rese in Procura, non vengono neppure considerate. Ruby ha sempre negato fin dal primo momento qualsiasi atto sessuale con il Presidente Berlusconi e qualsiasi dazione di denaro a ciò rivolta”.

Longo e Ghedini ricordano che la stessa Ruby “ha sempre ribadito che il Presidente Berlusconi era inconsapevole, comunque, della sua minore età”. “Certo che – concludono i legali del Cavaliere – la condanna ad un cittadino a sette anni di reclusione in un processo dove tutte le asserite persone offese ne attestano l’innocenza, compresi i funzionari di polizia, è davvero un fatto che poteva accadere soltanto al Presidente Berlusconi”.

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