Roma, 20 ott. (LaPresse) – Giorno della verità per il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. Oggi pomeriggio si vota alla Camera la mozione individuale di sfiducia. In mattinata, dopo una decina di interventi in sede di discussione generale, sarà direttamente la guardasigilli a rivolgersi all’aula e poi avranno inizio le dichiarazioni di voto.
Il primo a parlare in aula è stato il deputato del M5S Tancredi Turco. “Se le è rimasta un minimo di coerenza con quanto ha detto – ha detto rivolgendosi direttamente al ministro, che nel frattempo era entrata in aula – deve dimettersi. Lei ha la fiducia del Governo, ma senza dubbio non ha quella del Parlamento e ancor di più quella del Paese”. Il deputato pentastellato ha poi letto in aula le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dai candidati alla segreteria del Pd Gianni Cuperlo e Pippo Civati, secondo le quali il guardasigilli avrebbe dovuto dimettersi. “Non leggo quelle di Matteo Renzi – ha aggiunto – perché non essendo un parlamentare non dovrebbe influenzare” la decisione.
Malumori si registrano in effetti nel Pd dopo la presa di posizione di ieri del premier Enrico Letta a difesa del suo ministro. “Letta non avrebbe dovuto porre una questione di tenuta del Governo sul caso Cancellieri”, ha detto Roberto Giacchetti, vicepresidente della Camera, intervistato da ‘la Repubblica’. “Se gruppo di maggioranza relativa – aggiunge – decide di chiedere di fare un passo indietro al guardasigilli, le regole naturali della politica, sono che il ministro ne prenda atto e ne tragga le conseguenze”.
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