Lipsia (Germania), 14 nov. (LaPresse) – “L’Europa deve andare verso la direzione federale”. Così il premier Enrico Letta a Lipsia nel corso del congresso del Partito socialdemocratico tedesco. “Noi dobbiamo avere il coraggio di dire che nei prossimi 10 anni vogliamo costruire un’Europa federale. Dobbiamo avere il coraggio di fare la scelta di un’Europa federale”. Con queste parole il presidente del Consiglio ha concluso il proprio intervento, accolto da un coro di applausi.
Lipsia è stata anche l’occasione per rivolgere un appello all’opinione pubblica tedesca. “I meccanismi del fondo salva-Stati, e gli altri, sono meccanismi ai quali ciascuno Stato partecipa e l’Italia, che non ha chiesto nulla, ha messo 54 miliardi euro, 61 la Francia e 81 la Gemania. Un altro Paese importante come l’Olanda ne ha messi invece solo 17. Noi non abbiamo chiesto un euro di prestito. Cito questi punti per dire all’opinione pubblica tedesca che bisogna togliere l’immagine stereotipata dell’Italia come di un ‘Paese assistito'”.
Il premier ha quindi lanciato la sfida per il semestre di presidenza italiana. “L’Italia ce l’ha fatta da sola – ha aggiunto Letta – quindi può chiedere una svolta nella politica europea. È possibile fare politiche comuni per la crescita e per la lotta alle disuguaglianze che sono cresciute drammaticamente in Europa e nei nostri Paesi”. Senza politiche per la crescita e contro le disuguaglianze, ha puntualizzato, “c’è il rischio di avere il Parlamento europeo più antieuropeo della storia”.
Infine il monito: “L’Italia è un Paese dal cui successo o insuccesso può dipendere in parte l’uscita dalla crisi dell’Unione europea”.
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