Palermo, 17 ott. (LaPresse) – La Corte di Assise di Palermo ha deciso di ammettere la testimonianza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al processo sulla trattativa Stato-mafia. Il capo dello Stato è ammesso come teste in merito ai colloqui tra l’ex ministro Nicola Mancino e Loris D’Ambrosio “nei soli limiti della conoscenza del teste che potrebbero esulare dalla funzioni presidenziali e dalla riservatezza del ruolo”, in base alla disposizione della Corte costituzionale. Tra le richieste di ammissione come teste richieste dalla Procura di Palermo anche quella riguardante il Presidente del Senato Piero Grasso. I giudici hanno escluso solo l’acquisizione delle citazioni dei magistrati Vittorio Teresi, Roberto Scarpinato e Antonio Ingroia. La prossima udienza è fissata al 24 ottobre.
In una nota arriva la risposta della Presidenza della Repubblica: “Si è in attesa di conoscere il testo integrale dell’ordinanza di ammissione della testimonianza adottata dalla Corte di Assise di Palermo per valutarla nel massimo rispetto istituzionale”.
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