Roma, 17 ott. (LaPresse) – Continuano a rincorrersi, nei corridoi dei palazzi romani, le voci di possibili dimissioni da viceministro all’Economia da parte del deputato Pd Stefano Fassina. Il numero due del Tesoro, secondo quanto si apprende, avrebbe scritto una lettera alla Presidenza del Consiglio. Non un vero e proprio annuncio di un passo indietro, viene spiegato, ma una missiva di protesta nella quale Fassina lamenta il fatto di aver chiesto più volte la documentazione relativa alla legge di stabilità e di non averla mai ricevuta. Il viceministro di via XX Settembre avrebbe chiesto anche di essere coinvolto nella stesura del provvedimento di bilancio e anche in questo caso, secondo la sua visione dei fatti, non avrebbe avuto nessun riscontro da palazzo Chigi. Il deputato Pd, secondo quanto si apprende, aspetterebbe il rientro da Washington di Enrico Letta per avere un chiarimento direttamente dal presidente del Consiglio prima di formalizzare la sua decisione. Intanto, tutt’altro che solidali appaiono le voci di alcuni compagni di partito. “Viviamo ore di angoscia per le voci incontrollate sulle possibili dimissioni del ministro Fassina. Temo che il Nasdaq stia per crollare. Forse, però, il diretto interessato dovrebbe chiarire questa incresciosa situazione. Dunque, quando vuole, anche con un tweet, ci faccia sapere come stanno le cose”, scherza, ad esempio, il deputato del Pd (Vicino a Matteo Renzi) Ernesto Carbone.
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