Roma, 28 set. (LaPresse) – Questa mattina Silvio Berlusconi ha depositato presso la segreteria della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato la sua memoria difensiva nella quale chiede la ricusazione di 10 membri dell’organismo parlamentare: il presidente della Giunta Stefàno (Sel), Pezzopane (Pd), Pagliari (Pd), Buccarella (M5S), Casson (Pd), Crimi (M5S), Cucca (Pd), Fucksia (M5S), Giarrusso (M5S) e Moscardelli (Pd). Nella memoria, datata 28 settembre e firmata dallo stesso Silvio Berlusconi, il Cavaliere rivolge critiche di mancanza di imparzialità ai 10 componenti della Giunta. Nel documento si ribadisce l’obbligo dei relatori di non esprimere giudizi diretti o indiretti, anche a mezzo stampa e vengono chieste le dimissioni volontarie dei 10 membri per aver manifestato il proprio pensiero sul prima che la giunta si esprimesse sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Nel documento presentato questa mattina in Giunta, il leader del Pdl, qualora non ci fossero le dimissioni volontarie dei commissari citati, chiede che la documentazione venga inviata alla Giunta per il regolamento del Senato che dovrà decidere sulla “astensione e ricusazione” dei membri che hanno reso palese la loro intenzione di voto prima che la giunta si esprimesse, e dunque della loro sostituzione. A forte rischio, dunque, la riunione della Giunta del 4 ottobre.

Berlusconi chiede inoltre alla Giunta, ribadendo l’incostituzionalità della retroattività della legge Severino, di sospendere il giudizio e attendere la decisione della Corte Europea sul ricorso presentato. “Da fonti della Corte – spiega Berlusconi – recepite da numerose agenzie di stampa, si è appreso che la decisione, vista la delicatezza della questione, dovrebbe avvenire in tempi assai ravvicinati, ovvero nell’ordine di pochi mesi”.

Esclusa, in ogni caso, la presenza di Berlusconi in giunta il 4 ottobre visto che lui stesso scrive che “nessuna utilità vi potrebbe essere nel partecipare ad un giudizio del quale si sia già previamente conosciuta la sua conclusione. La presenza delle parti, dell’interessato, e di un avvocato non sarebbe che una mera sceneggiata in un copione già ampiamente scritto”.

Intanto, questa mattina, era stato proprio il presidente della Giunta Dario Stefàno a dare l’annuncio dell’arrivo della memoria difensiva commentando: “Spero che questa scelta del sen. Berlusconi possa servire a svelenire il clima”. “Presentare una memoria difensiva, nel rispetto dei termini regolamentari – prosegue – mi auguro che indichi la scelta, nel solco della strada sinora tracciata e seguita nei lavori della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, di tutelare le proprie ragioni nella sede istituzionale propria e nell’ambito delle prescritte procedure”. Stefàano ha inoltre annunciato che la seduta pubblica del 4 ottobre sarà in diretta audio-video.

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