Roma, 26 ago. (LaPresse) – “Nel decreto abbiamo deciso di dare una soluzione strutturale al problema del precariato. Abbiamo messo delle barriere per arginare le scorciatoie” che riguardano le assunzioni nella Pubblica amministrazione. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Enrico Letta durante una conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri.

Il Consiglio dei ministri ha deliberato un decreto legge e un disegno legge, che riguardano la modernizzazione, la razionalizzazione della Pubblica amministrazione e una sua maggiore efficienza. “Norme importanti” le ha definite il capo dell’esecutivo.

“Cercheremo di far sì che nell’arco della fase di applicazione del decreto legge avvenga e sia portato a compimento il censimento di tutte le situazioni di precariato nella pubblica amministrazione, che è un punto di partenza per andare alle soluzioni dei problemi”, ha aggiunto il premier. “Si avvia un processo di parziale inserimento di precari – ha aggiunto Letta – previa procedura altamente selettiva e cercheremo di far sì che nella fase di conversione e applicazione del decreto avvenga il censimento di tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione”.

“Con le disposizioni che introduciamo, il contratto tipico” nella Pubblica amministrazione “è quello indeterminato”. Lo ha comunicato il ministro della Funzione pubblica, Gianpiero D’Alia, nella conferenza stampa a palazzo Chigi al termine della riunione del cda.

“Mai più contratti a termine che non siano eccezionali e temporanei così come sono le prestazioni richieste”, ha aggiunto il ministro. “I contratti a termine fuori dai casi eccezionali – ha sottolineato D’Alia – sono nulli e ne risponde chi li ha fatti, sia dal punto di vista contabile – amministrativo, sia disciplinare”.

“Abbiamo introdotto delle norme che obbligano le amministrazioni pubbliche ad assumere tutti i vincitori di concorsi”, ha aggiunto D’Alia.”Questo provvedimento – ha specificato D’Alia – riguarderà in parte riguarderà anche gli idonei, ma solo per le graduatorie più recenti”.

Novità anche nel settore dei beni culturali. Il Ministero dei Beni, le Attività culturali e il Turismo, grazie al decreto sulla Pubblica amministrazione, potrà assumere personale già nel 2013, in deroga alla legge sulla “Spending review”, nel limite del 20% delle unità cessate nel 2012. Lo rende noto il Mibac, in una nota in cui precisa che “questa norma permetterà l’assunzione di oltre 150 dipendenti. Inoltre, gli istituti culturali saranno esenti dal taglio del 10% della spesa per studi e incarichi di consulenza”.

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