Roma, 30 lug. (LaPresse) – E’ in corso l’udienza del processo Mediaset in Cassazione nel quale gli ermellini saranno chiamata a decidere se confermare o meno la condanna a 4 anni di reclusione (tre però sono coperti dall’indulto ndr) per frode fiscale – con l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici – per il leader del Pdl, Silvio Berlusconi.

La sentenza, quasi sicuramente, non arriverà oggi: anche se nessuno dei difensori dovesse chiedere un rinvio dell’udienza, o se una tale istanza non fosse accolta dai giudici, è molto difficile che la sentenza per Silvio Berlusconi e i suoi coimputati venga emessa in serata. Le previsioni parlano di domani, ma non si esclude che la camera di consiglio possa terminare addirittura giovedì.

NESSUNA RICHIESTA RINVIO DA LEGALE DI BERLUSCONI “Noi non chiederemo alcun rinvio”. Lo annuncia Franco Coppi, uno dei legali di Silvio Berlusconi prima dell’inizio dell’udienza in Cassazione sui diritti tv Mediaset. Il processo, davanti alla sezione feriale, deve iniziare. Nel Palazzaccio è arrivato anche lo storico legale del Cavaliere, Niccolò Ghedini.

Anche gli avvocati difensori di Frank Agrama, il produttore cinematografico imputato con Silvio Berlusconi nel processo che si sta per celebrare in Cassazione sul caso Mediaset, non chiederanno il rinvio dell’udienza.

E con la mancata richiesta di rinvio dell’udienza da parte di Daniele Lorenzano, tramonta definitivamente la possibilità che ci sia uno slittamento del processo Mediaset che si sta per celebrare in Cassazione. Il legale Luca Mucci, infatti, ultimo in ordine di tempo, ha annunciato che non inoltrerà alcuna richiesta di rinvio.

LA COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO -Questi i protagonisti del collegio dei magistrati della Cassazione che oggi si occuperanno dell’udienza Mediaset. Presidente della sezione feriale della Cassazione è Antonio Esposito: è stato lui a decidere di fissare a oggi l’udienza sul caso Mediaset. Nel suo curriculum figurano la conferma di condanne a personaggi eccellenti: l’ex governatore Siciliano Totò Cuffaro, l’ex parlamentare Pdl Massimo Maria Berruti, l’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio. E’ stato sempre lui a firmare le ordinanze di custodia cautelare in carcere per i parlamentari Pdl Nicola Cosentino e Sergio De Gregorio. Il relatore è Amedeo Franco, giudice del collegio di Cassazione che in passato si è già espresso su Berlusconi confermando per lui l’assoluzione nella vicenda Mediatrade. Giudici a latere sono, invece, Claudio D’Isa, Ercole Aprile e Giuseppe De Marzo.

A rappresentare la pubblica accusa sarà invece Antonello Mura, ex consigliere del Csm ed ex presidente di Magistratura Indipendente, la corrente tradizionalmente più moderata dell’Anm. Toccherà loro stabilire se davvero Berlusconi sia colpevole di una frode fiscale di oltre 7 milioni di euro. Secondo l’impianto accusatorio, confermato fino al secondo grado di giudizio, Mediaset non comprava direttamente i diritti televisivi e cinematografici dalle major statunitensi. Lo faceva, invece, attraverso l’intermerdiazione di diverse società off-shore (come la Century One e l’Universal One, solo per citarne alcune) per “gonfiare” il prezzo ad ogni passaggio della catena. Un meccanismo che avrebbe permesso a queste società off-shore (tutte, secondo l’accusa, riconducibili a Berlusconi) di “fare la cresta” tra il valore iniziale e quello finale, pagato effettivamente da Mediaset. Obiettivo: creare fondi neri all’estero e frodare il fisco italiano.

IL PRESIDIO ‘LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI’- Presidio di alcuni cittadini davanti alla sede della Corte di Cassazione, dove oggi si svolge l’udienza del processo Mediaset che vede tra gli imputati l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ad animare la protesta, a cui partecipano una decina persone, è il leader del Popolo viola, Gianfranco Mascia. Su uno striscione sorretto dai manifestanti si legge ‘La legge è uguale per tutti’.

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