Roma, 25 giu. (LaPresse) – Grillo attacca nuovamente la stampa e se la prende con i giornalisti parlamentari. Dal suo blog il fondatore del M5S tuona: “Il Parlamento è il luogo più sacro, di una sacralità profana, della Repubblica Italiana, ma è sconsacrato ogni secondo, ogni minuto, frequentato impunemente, spesso senza segni di riconoscimento, da folle di gossipari e pennivendoli dei quotidiani alla ricerca della parola sbagliata, del titolo scandalistico, del sussurro captato dietro a una porta chiusa”.

“Qualche deputato – si legge sul blog di Grillo – li scambia talvolta per colleghi e parla, parla per ritrovare sul giornale quella che credeva una conversazione privata. Mercanti di parole rubate. Taci, il giornalista ti ascolta! Si nascondono ovunque. L’unica difesa è il silenzio, il linguaggio dei segni. I giornalisti non possono infestare Camera e Senato e muoversi a loro piacimento. Vanno disciplinati in spazi appositi, esterni al Palazzo”.

“Per un’intervista chiedano un appuntamento, come si usa tra persone civili, non bracchino i parlamentari per le scale o al cesso”, aggiunge Grillo. “All’ingresso di Montecitorio e di Palazzo Madama va posto un cartello ‘No gossip. Il Parlamento non è un bordello'”, conclude il comico genovese prestato alla politica.

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