Roma, 25 giu. (LaPresse) – E’ morto a Roma lunedì sera il senatore a vita Emilio Colombo. Aveva 93 anni. Tra i massimi esponenti della Democrazia cristiana, dopo la scomparsa di Giulio Andreotti era l’ultimo padre costituente ancora in vita.
DE FILIPPO: SCOMPARE MAESTRO DI MOLTI. Tra i primi a commentare la sua scomparsa il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. “Di fronte all’incedere della storia – ha detto il governatore – si può solo restare in un rispettoso silenzio. Ma con la scomparsa del presidente Colombo non scompare solo lo statista, ma anche il maestro di molti di noi, di un’intera classe dirigente. Per questo riesco ed esprimere in questo momento solo un grande dolore”.
BIANCO: LO RICORDO ANCORA LUCIDISSIMO. “Emilio Colombo è stato uno dei protagonisti più rilevanti della storia della Democrazia cristiana e della storia politica del nostro Paese, anche per il suo ruolo di membro della Costituente. Avevamo un rapporto stretto, lo avevo visto due settimane fa ed era perfettamente lucido. Sono molto addolorato per la sua morte”. Così Gerardo Bianco, politico italiano, esponente della Democrazia Cristiana, del Partito Popolare Italiano, della Margherita, e poi del progetto centrista La Rosa per l’Italia, classe 1931, commenta la scomparsa del senatore a vita Emilio Colombo. “Colombo era uno dei più giovani costituenti, ricoprì quel ruolo giovanissimo, a 26 anni. Fu uomo di governo ancora prima di Andreotti – continua Bianco, contattato al telefono da LaPresse-. Mi rammento di un suo intervento a un congresso della Democrazia cristiana in cui portò con evidenza all’attenzione nazionale il problema del mezzogiorno d’Italia”. “Colombo – sottolinea Bianco – godeva di grande considerazione anche a livello internazionale. Ricordo la standing ovation che lo accolse a un convegno del partito democristiano tedesco a Berlino, quando era ministro degli Esteri”.
ADDIO ALL’ULTIMO PADRE COSTITUENTE. Nato a Potenza nel 1920, Emilio Colombo è stato uno dei massimi esponenti della Democrazia cristiana. Più volte ministro della Repubblica, tra il 1970 e il 1972 è stato presidente del Consiglio dei ministri. Eletto all’Assemblea Costituente a soli 26 anni nel 1946 ha fatto parte di tutte le legislature fino al 1992, quanto si dimette da deputato. Dal 1977 al 1979 è presidente del Parlamento Europeo, l’ultimo nella composizione a suffragio indiretto dell’assemblea comunitaria. Nel 1979 gli viene attribuito il Premio Carlo Magno. Negli anni successivi milita del Ppi fino al 2001 quando passa alla Democrazia europea e si candida al Senato. Non viene eletto. E’ nominato senatore a vita da Carlo Azeglio Ciampi nel 2003.
Dopo le elezioni politiche del 2006, Colombo sostiene con il suo voto il secondo governo Prodi. Il 15 marzo 2013, nella seduta di apertura della 17esima legislatura e nella seconda seduta del 16 marzo, è presidente provvisorio dell’assemblea perché componente anagraficamente più anziano, in sostituzione del senatore a vita Giulio Andreotti, che rinuncia per motivi di salute. Nel corso della seconda seduta è eletto e proclamato il nuovo presidente del Senato, Pietro Grasso. Dal 6 maggio 2013, giorno della scomparsa dello stesso Andreotti fino momento della morte, Colombo è stato il più anziano senatore in carica e l’unico padre costituente ancora in vita.
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