Roma, 10 giu. (LaPresse) – “Nella ricorrenza del 95° anniversario dell’impresa di Premuda, rivolgo il mio deferente pensiero ai marinai caduti nell’adempimento del dovere e saluto la bandiera della Marina Militare, simbolo di coraggio e di dedizione al servizio. In questa giornata, un commosso ricordo va alle vittime del recente tragico incidente nel porto di Genova”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi.
“L’azione brillante e temeraria di Luigi Rizzo e dei suoi valorosi equipaggi – prosegue il capo dello Stato – costituisce altissima espressione degli ideali di abnegazione e amor di Patria e limpido esempio delle virtù professionali ed umane del marinaio italiano. In un mondo sempre più interdipendente in cui il mare, fonte di risorse e di sviluppo per l’umanità, è tornato a svolgere pienamente le sue funzioni di collegamento tra i popoli, la marina militare è destinata ad assolvere, unitamente alle altre forze armate, compiti sempre più qualificati e complessi per la sicurezza delle vie di comunicazione e dei commerci, per il rispetto della legalità e per la stabilizzazione delle aree di crisi”.
“In questa prospettiva e nei limiti dell’attuale difficile contingenza economica che impone un sostanziale ridimensionamento della spesa pubblica, la marina ha intrapreso, in sinergia con esercito, aeronautica e arma dei carabinieri, un fondamentale processo di riforma volto alla razionalizzazione delle strutture in senso interforze e alla loro progressiva integrazione in ambito europeo, secondo i lineamenti definiti dalla legge delega. Ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa e personale civile della Marina Militare, con l’apprezzamento dei cittadini per la professionalità e l’impegno che ponete nel vostro lavoro al servizio del paese e della comunità internazionale, vi giungano unitamente alle vostre famiglie un caloroso saluto e il mio augurio più fervido. Viva la marina militare, viva le forze armate, viva l’Italia!”.
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