Roma, 8 giu. (LaPresse) – “Guai a giocare al Palazzo contro la piazza, nei prossimi mesi”. Così il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello, intervistato da Repubblica, per cui i pericoli per la democrazia non vengono dal presidenzialismo, seppur in tempi di leaderismo carismatico, ma da “derive incontrollate della Rete, che ad esempio possono portare alla designazione di candidati al Quirinale senza alcuna trasparenza sui criteri selettivi e sulla composizione delle platee interpellate via web”. Quagliariello, dopo l’ultimo attacco di Grillo al parlamento dal suo blog, e in merito critiche mosse da Stefano Rodotà sulla modifica della Carta costituzionale esautorando il Parlamento ribatte: “La sua critica mi è parsa ingenerosa, non serena. In passato sono stati immaginati strumenti ben più invasivi per cambiare la Costituzione. Noi, al contrario, abbiamo rafforzato le garanzie dell’articolo 138: la riforma sarà infatti sottoposta a uno o più referendum confermativi, anche se in Parlamento si raggiungessero i due terzi”.

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