Roma, 16 mag. (LaPresse)- “Ci auguriamo non si persegua nel depotenziamento di questo strumento di indagine: è la ripetizione del solito disegno”. Così il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, a margine di un convegno a Roma, torna a parlare della riforma delle intercettazioni sulla quale il Pdl, alla Camera, ha riproposto il testo del ddl Alfano.
Per Sabelli, bisogna intervenire per una “corretta tutela della riservatezza. Siamo contrari – afferma – alla diffusione di intercettazioni coperte da segreto o a un’inutile violazione della privacy. La nostra contrarietà riguarda riforme che toccano condizioni, modalità e durata delle procedure per utilizzare lo strumento delle intercettazioni, poichè un intervento simile finirebbe per depotenziare questo strumento di indagini”. Sabelli, quindi, chiude a ogni “modalità che depotenzino le intercettazioni” e e dice sì, “all’individuazione di soluzioni, quali un’udienza stralcio più disciplinata, per evitare violazioni del segreto istruttorio e della privacy”.
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