Roma, 31 mar. (LaPresse) – “L’operazione dei saggi ieri adottata dal Presidente Napolitano ha un senso di coerenza con il nostro ordinamento generale, se nello spazio di sette-dieci giorni massimo gli esperti ci danno la traccia di un programma condivisibile dalle forze politiche impegnate nella governabilità che danno sbocco ad essa impegnandosi a dar vita ad un nuovo governo che in tempi ragionevoli ma rapidi deve avere la fiducia del Parlamento”. Lo afferma in una nota il deputato del Pdl, Fabrizio Cicchitto. “Infatti – spiega – noi non riteniamo che il modello olandese possa essere da noi imitato in tutta la sua dinamica e la sua lunghezza anche perché il governo Monti non ha più la nostra fiducia fin dai tempi del discorso di dicembre del segretario Alfano in Parlamento e, non a caso, quel discorso fu legittimamente interpretato dallo stesso Monti come un ritiro di fiducia”.

Per Cicchitto di conseguenza, oggi il governo Monti “appartiene al passato e può prolungare la sua esistenza solo per l’ordinaria amministrazione. Ma non può subentrare in un’altra dimensione perché ciò sarebbe una forzatura inaccettabile ed anche insostenibile sul piano istituzionale”. “I saggi – spiega -alcuni dei quali hanno anche per riferimento i gruppi parlamentari e le coalizioni di appartenenza hanno il compito di darcinello spazio ragionevole di tempo dei 7-10 giorni un prodotto finito anche nella sua sinteticità”. I gruppi parlamentari, che per i ldeputato del Pdl “non possono essere surrogati da nessuno” devono dare “le loro risposte politiche sul terreno della formazione o meno di un nuovo governo, che, a sua volta non può essere certo surrogato dal governo precedente, il quale non a caso sta nell’ordinaria amministrazione, che anche recentemente sul terreno della politica estera ha suscitato dissensi”.

“Ma questi – puntualizza Cicchitto – non sono certo tempi di ordinaria amministrazione. Allora, il lavoro dei saggi può essere positivo se esso fa maturare all’interno del Pd, del Pdl e di Sc la soluzione positiva per un nuovo governo; altrimenti, i problemi si ripropongono come erano precedentemente a questo estremo tentativo di mediazione messo in essere dal Presidente Napolitano”.

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