Roma, 25 mar. (LaPresse) – Subito un Governo o sarà la catastrofe, e l’Italia potrebbe finire in un vortice di inflazione e disoccupazione senza fine, come la Germania tra le due guerra con la repubblica di Weimar. Questo lo scenario, foschissimo, che i sindacati hanno dipinto a Pier Luigi Bersani nelle consultazioni. “L’emergenza economica è la priorità assoluta. La situazione è estremamente seria, per non dire drammatica. Perdiamo migliaia di posti di lavoro al giorno” ha affermato il segretario della Uil, Luigi Angeletti. Le prossime scadenze di “Tares, Imu e aumento dell’Iva” sono “una possibile miccia che va disinnescata” è invece ‘avvertimento che il segretario della Cgil, Susanna Camusso. La Cisl “è contrarissima a che si torni a votare, cosa che farebbe somigliare l’Italia alla Germania di Weimar” ha concluso Raffaele Bonanni. “Credo che ci voglia anche un intervento forte sull’evasione fiscale, da portare anche sul piano penale” ha aggiunto. “La vera priorità è avere un Governo che faccia le cose giuste. La prima cosa giusta da fare è frenare l’emorragia della chiusura delle imprese, sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione e allentare i vincoli del patto di stabilità dei Comuni” ha aggiunto la Camusso. “Abbiamo ribadito al presidente incaricato l’assoluta necessità e urgenza di dare subito un Governo al Paese. Questo viene richiesto dalla drammatica situazione economica e sociale che il Paese sta attraversando” ha poi dichiarato all’usicta dal colloquio con Bersani, Carlo Sangalli, presidente di Rete Imprese Italia (Confartigianato, Confcommercio, Cna, Confesercenti e Casartigiani).

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