Roma, 17 mar. (LaPresse) – Vito Crimi del Movimento 5 Stelle prova a mettere a tacere le voci sul voto dei grillini al Senato con un post pubblicato sul suo profilo Facebook. Riferendosi a coloro che hanno deciso di votare Grasso, Crimi scrive: “Questo atto è sicuramente una violazione del regolamento del nostro gruppo parlamentare, confermo in ogni parola quanto scritto da Beppe Grillo nel suo minipost, e chi viola il regolamento del gruppo automaticamente si può ritenerne escluso. Ma non me la sento, in questo caso specifico, di crocifiggere o mettere alla gogna chi ha fatto questa scelta, sia perché è stato il primo vero appuntamento con questa realtà, sia perché ho vissuto in prima persona come è maturata in alcune persone questa scelta”.

“Ma perché si è arrivati a questo punto? Quali le motivazioni? – si chiede Crimi – Siamo caduti in una trappola, è inutile nasconderlo, dei vecchi volponi della politica. Due foglie di fico, presentabili meglio di altre, con le quali hanno cercato di metterci, in particolare al Senato, di fronte ad un ricatto morale, un ricatto che ci poneva nelle condizioni di essere determinanti per una eventuale rielezione dell’impresentabile Schifani, mettendo alcuni di noi nelle condizioni di dover scegliere se consentirlo o impedirlo a tutti i costi. Un ricatto morale che ha portato alcuni di noi a fare questa scelta con sofferenza, ho visto persone mature piangere mentre sostenevano che non sarebbero mai più potuti tornare nelle loro terre se per colpa loro Schifani fosse tornato ad essere presidente, che non si sarebbero mai perdonati e pertanto avrebbero preferito votare Grasso e pagarne le conseguenze a testa alta. E le stanno pagando… il tritacarne mediatico e degli attivisti è in corso. Una scelta a mio avviso sbagliata, in quanto si è trattato di un gioco di forza tra PDmenoelle e PDL, con in mezzo i montiani a far pesare il loro ruoloà usando due foglie di fico come paravento, una logica che non ci appartiene”.

“Avremmo dovuto capirlo subito, ma noi siamo così, ingenui, entusiasti, pensiamo di poter scalare l’Everest con le infradito. Sono sicuro che ce la faremo prima o poi (a scalare l’Everest con le infradito), ma forse abbiamo bisogno di allenamento”, scrive ancora. “Spero che tutti quelli che hanno chiesto la testa di queste persone – conclude Crimi . si rendano conto della pressione che stiamo subendo, della situazione fuori dall’ordinario in cui ci si trova, catapultati in un mondo in cui siamo come degli alieni, le famiglie lontane, mille pensieri per la testa. Ci chiedete la diretta streaming, ci chiedete il coinvolgimento, vorrei solo dirvi che in questo momento stiamo ancora cercando di orientarci senza perderci in quei palazzi, cercando di capire come e dove riusciremo ad intervenire, ci si ritrova a prendere decisioni in tempi rapidissimi. Ci stiamo attrezzando per essere più coinvolgenti e per farvi assistere più frequentemente ai nostri incontri tramite lo streaming, ma ancora non abbiamo un ufficio o sala riunione definitiva (non lo avremo per qualche settimana), non abbiamo attrezzature se non le nostre personali, e i collaboratori che ci aiuteranno in questo, vi chiediamo di pazientare, il bello deve ancora venire e ne abbiamo di cose da fare”.

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