Milano, 16 mar. (LaPresse) – Il procuratore generale Laura Bertolè Viale, nel corso dell’udienza di oggi del processo Mediaset, ha chiesto che vengano precisate le ragioni del legittimo impedimento per Silvio Berlusconi. I suoi legali, Piero Longo e Niccolò Ghedini, infatti, ieri avevano inviato la richiesta di rinvio dell’udienza e oggi una loro sostituta processuale ha rinnovato in aula l’istanza. Tra i motivi indicati, la malattia del Cavaliere e il fatto che “se le sue condizioni di salute lo consentano” intende partecipare alle votazioni per eleggere il presidente del Senato.
“Non si capisce quale impedimenti abbia Berlusconi – ha precisato il pg – se è malato chiedo le visita fiscale, se deve andare a votare l’impedimento c’è” ma il pg ha chiesto una documentazione più dettagliata. “Silvio Berlusconi – ha proseguito – non so se sia a casa, non so se sia al San Raffaele. Per la sua salute un conto è venire qui, un conto è affrontare un viaggio per andare a Roma”.
Il pg si è opposta anche alla revoca dell’ordinanza con la quale sabato scorso la corte aveva ritenuto l’impedimento per Berlusconi, ricoverato al San Raffaele, non assoluto. Laura Bertolè Viale ha anche chiesto di respingere l’istanza di legittimo impedimento per i difensori del Cavaliere, entrambi eletti nelle file del Pdl, e impegnati a Roma nelle elezioni del presidente di Camera e Senato.
Per loro, infatti, non ci sarebbe “impedimento assoluto” perché avrebbero potuto indicare un sostituto processuale per l’intera udienza e non solo per il deposito delle istanze di legittimo impedimento. La presidente Anna Galli ha provveduto a nominare come difensore d’ufficio per l’ex premier l’avvocato Salvatore Verdolivo, che già lo aveva rappresentato in altre udienze. Al momento i giudici sono in camera di consiglio per decidere sul legittimo impedimento.
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