Milano, 16 mar. (LaPresse) – I giudici della seconda corte d’appello di Milano davanti ai quali si celebra il processo Mediaset hanno concesso il legittimo impedimento a Silvio Berlusconi, che oggi partecipa alla seduta del Senato per eleggerne il nuovo presidente. “L’impegno di oggi – ha detto la presidente Anna Galli, leggendo l’ordinanza – è assorbente di ogni altra questione”. I giudici hanno accertato la presenza di Silvio Berlusconi in Parlamento dal sito del Senato. Per questo hanno deciso di rinviare il processo al prossimo 23 marzo, data in cui era prevista la sentenza che, a questo punto, slitterà dato che le difese di Gabriella Galletto e Daniele Lorenzano devono ancora pronunciare le loro arringhe.
Il colleggio presieduto da Anna Galli ha respinto la richiesta di legittimo impedimento invece per gli avvocati-parlamentari Piero Longo e Niccolò Ghedini, anche loro impegnati a Roma nelle elezioni dei presidenti di Camera e Senato. I due avvocati, per i giudici, avrebbero potuto nominare un sostituto processuale. Respinta anche la richiesta della difesa Berlusconi di revocare l’ordinanza di sabato scorso, 9 marzo, con cui i giudici del processo d’appello Mediaset, dopo aver disposto una visita fiscale, non hanno ritenuto assoluto l’impedimento del Cavaliere, ricoverato dal giorno precedente al San Raffaele per uveite bipolare.
La difesa Berlusconi per motivare l’istanza aveva presentato l’esito della visita fiscale disposta dai giudici del processo Ruby l’11 marzo e certificati del 13 marzo, in base ai quali per via di alcuni “sbalzi pressori” Berlusconi non poteva venire in tribunale. I giudici, però, hanno tenuto a precisare che si tratta di accertamenti effettuati in una data successiva al 9 marzo e le condizioni del paziente avrebbero potuto peggiorare nel frattempo.
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