Roma, 14 mar. (LaPresse) – “Nessuno ‘scudo’ è stato offerto a chi è imputato in procedimenti penali da cui non può sentirsi ‘esonerato in virtù dell’investitura popolare ricevuta’”. Lo scrive Giorgio Napolitano in una lettera al quotidiano ‘Repubblica’, in merito al caso Berlusconi.
“Nell’articolo ‘Un premio ai sediziosi’- scrive il Capo dello Stato – Massimo Giannini ha dato una versione arbitraria e falsa dell’incontro con una delegazione del Pdl da me tenuto in Quirinale martedì mattina. E’ falso che mi siano stati chiesti “provvedimenti punitivi contro la magistratura”: nessuna richiesta di impropri interventi nei confronti del potere giudiziario mi è stata rivolta, come era stato subito ben chiarito nel comunicato diramato alle ore 13.00 dalla Presidenza della Repubblica”. “Comunicato- prosegue Napolitano – che Giannini ha ritenuto di poter di fatto scorrettamente smentire sulla base di non si sa quale ascolto o resoconto surrettizio. Né la delegazione del Pdl mi ha “annunciato” o prospettato alcun “Aventino della destra”. L’incontro mi era stato richiesto dall’on. Alfano la domenica sera nell’annunciarmi l’annullamento della manifestazione al Palazzo di Giustizia di Milano (poi svoltasi la mattina seguente senza preavviso, da me valutata “senza precedenti” per la sua gravità)”.
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