Roma, 26 feb. (LaPresse) – Silvio Berlusconi apre all’accordo Pd-Pdl. Il giorno dopo il voto, è questo lo scenario che sembra profilarsi. Il leader del centrodestra non esclude questa possibilità: “Dobbiamo riflettere sul bene dell’Italia”, dice rispondendo a una domanda di Maurizio Belpietro a La telefonata su Canale 5, sottolineando che “il ritorno al voto non credo che sia utile in questa situazione” e che “dobbiamo tutti approntarci a fare qualche sacrificio. Credo che l’Italia non possa non essere governata”. Berlusconi esclude invece un accordo con Monti: “Non credo – dice – con l’applicazione di una politica di sola austerità ha messo l’Italia in una condizione pericolosa, in una spirale negativa che ha portato all’aumento del debito e della disoccupazione e alla chiusura di mille imprese al giorno”.

Anche se il segretario del Pdl Angelino Alfano ha chiesto di procedere al riconteggio, Berlusconi esclude un rischio brogli: “Non credo – dice – non ho nessun elemento per poterlo sospettare”. “Noi – ha spiegato – avevamo dei sondaggi che ci davano lievemente davanti al Pd alla Camera e immaginavamo che saremmo stati noi a vincere il premio di maggioranza. Invece è davanti il Pd, e la cosa ci è sembrata strana perché in genere i nostri sondaggi sono aderenti alla realtà”. Comunque, la situazione è diversa dal 2006: “No, nel 2006 ci sono state delle situazioni particolari perché il ministro degli Interni era venuto a trovarmi per festeggiare nostra vittoria per 300mila voti alla Camera e 600mila al Senato. Poi ci sono stati dei dati diversi da quelli annunciati e la sinistra vinse per 24mila voti”.

Sullo spread, che stamane ha immediatamente ripreso a salire, Berlusconi ha commentato: “Smettiamola con questa storia dello spread. Abbiamo vissuto felicemente per tanti anni senza lo spread. E’ un’invenzione di due anni fa, continuiamo a farne a meno. Si tratta di uno o due punti di interessi, perché dobbiamo sempre confrontarci con la Germania?”.

Il leader del centrodestra esprime anche soddisfazione per l’andamento della campagna elettorale: “Non ho nulla da rimproverarmi, ho condotto la campagna elettorale dal primo all’ultimo minuto strenuamente, avevano detto che avrei evitato le fosse dei leoni e invece sono andato da Santoro e dalla Annunziata. Mi spiace soltanto di non essere potuto andare nelle piazze dopo che i carabinieri me lo hanno sconsigliato”. E su Grillo non ha dubbi: “‘Mandiamo a casa tutti’, diceva: alla fine non hanno mandato a casa nessuno ma hanno aiutato la sinistra”.

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