Roma, 25 feb. (LaPresse) – Aspetta le 20.30 Angelino Alfano per definire un “successo straordinario” il risultato ottenuto al Senato dalla coalizione di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi. Lo scrutinio è ancora in corso, il portavoce nazionale del Pdl Daniele Capezzone trascorre tutto il pomeriggio a ripetere di fronte a telecamere e taccuini che “il partito non commenta le proiezioni” seppur “ultrapositive”. Poi, però, tradisce le sue intenzioni: “Il giaguaro gode di ottima salute”, si lascia scappare. Silvio Berlusconi, ‘il giaguaro’ che Pier Luigi Bersani voleva smacchiare, ha centrato il suo obiettivo, ribaltando ogni pronostico. Ogni sondaggio. Il centrodestra, quando le sezioni scrutinate per il Senato sono 54mila su 60 mila ha il 30,5% delle preferenze. Il Pd è al 31,3%, ma è nelle Regioni chiave che eleggono più senatori che si gioca la partita.
Pdl e Lega conquistano Lombardia, Sicilia, Campania, Veneto e Puglia. Hanno 123 seggi, contro i 104 del centrosinistra. Alfano canta vittoria: “È un risultato positivo, straordinario e siamo tutti soddisfatti. Ho già sentito il presidente Berlusconi per ringraziarlo a nome mio e di tutto il Pdl per questo successo che si deve alla sua tenacia. Siamo coalizione di maggioranza relativa al Senato della Repubblica”, azzarda. Il segretario non intende lasciarsi andare a ipotesi di grandi coalizioni o strane alleanze. “Aspettiamo i risultati della Camera”, ripete. Secondo le proiezioni e i dati che emergono dalle prime sezioni scrutinate, a Montecitorio è davanti il Pd. La fotografia finale rischia di essere quella di una Camera guidata dal centrosinistra, un Senato ingovernabile e il Movimento 5 stelle che forte di un successo trasversale in tutta Italia può far sentire il suo peso.
Ai diversi esponenti Dem che immaginano un ritorno alle urne in caso venisse confermata una situazione simile, i berluscones rispondono all’unisono: “Aspettiamo i risultati, ma dire che si torna alle urne è da irresponsabili”, ripetono Cicchitto, Lupi, Gasparri. Silvio Berlusconi aspetta che lo scrutinio venga ultimato ad Arcore, anche se non è escluso che, dati i risultati favorevoli a palazzo Madama, il Cav decida di volare a Roma per presentarsi, magari, nel salotto di Porta a porta a prendere gli applausi.
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