Roma, 16 feb. (LaPresse) – “Monti perde la testa perché è fallito il suo disegno grazie alla rimonta del centrodestra. Ma anche il risveglio delle procure non è casuale. Cercano di tirare la volata a Ingroia, finiranno per aiutare Grillo”. Così il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio in una intervista a La Stampa. “Monti – spiega – contava sulla frana del Pdl, invece è riemerso il bipolarismo. Un illuso. Ora vive come un incubo il recupero di Berlusconi. E come certi anziani signori quando s’infilano in una rissa, ha perso la Trebisonda” (l’ultima città bizantina indipendente ad essere conquistata dai turchi ottomani nel 1461 dopo la caduta di Costantinopoli).
“Fino a poco tempo fa – prosegue – è stata una campagna elettorale durissima, ma incentrata sul merito. Berlusconi parlava di tasse, di Imu, di politiche deflattive. Da sinistra criticavano Monti per certe scelte. Poi è esploso il caso del Monte dei Paschi. Ora, a me interessano poco le ricadute giudiziarie, se questo o quel manager ha fatto ruberie, quanto le ricadute politiche: s’è dimostrato che a Siena esiste un sistema di potere nell’ambito del mondo ex comunista. Non c’è solo l’acquisto a prezzi spropositati dell’Antonveneta, ma prima della Banca del Salento cara a D’Alema e della Banca Agricola Mantovana di Colaninno, Gnutti, Fiorani e Consorte”.
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