Roma, 5 feb. (LaPresse) – Il clima di minaccia agli omosessuali “mi impone di limitare gli spazi della mia vita privata. Sono costretto a gestire ogni mossa con molta prudenza. Se a Roma di sera mi viene voglia di fare due passi da solo, rinuncio”. E’ la denuncia del leader di Sel, Nichi Vendola, in una intervista al Fatto quotidiano. “Il fatto che io sia insultato – ha sottolineato – da fascisti e nazisti di vari network non è neanche oggetto di rammarico. Questo è il Paese dove il sigillo di normalità l’ha messo Giovanardi. Qui, un certo ambiente ecclesiastico impedisce perfino che si facciano norme per sanzionare la violenza. Siamo all’assuefazione”.

“ROMA PEGGIORATA NEGLI ANNI DI ALEMANNO”. “Roma negli anni di Alemanno – ha continuato – ha visto lo sdoganamento dei piccoli gruppi dediti all’igiene del mondo. Non puoi non pensarci quando, per un minuto cerchi di essere una persona normale che vuole prendersi un gelato a Campo de’ fiori”.

“BASTA PAURA, ORA I MATRIMONI GAY”. Il presidente della Regione Puglia poi annuncia: “Ho deciso nei prossimi giorni di presentare una proposta di legge per i matrimoni gay”. E come reagirà il Pd? “Io non ho sciolto – spiega Vendola – il mio partito nella coalizione. Se andremo al governo rispetteremo il programma ma siamo liberi di presentare le nostre proposte. E io credo che questa partita vada aperta, non si può far vivere il dibattito sul filo del compromesso. Se no tra poco più che alla Francia saremo assimilati alla Russia di Putin. La sinistra ha sempre chiesto pochissimo. Per paura degli anatemi delle gerarchie religiose si è accontentata di quealche modesto acronimo: i Pacs, i Dico, e alla fine non si è fatto mai nulla”.

COMING OUT A 18 ANNI. “Ho fatto coming out a 18 anni – spiega – in un paesino del Sud, con sofferenza e solitudine. Oggi sono il governatore di una grande regione meridionale, sono il leader di un partito. Mi sono fatto grande, ho i capelli bianchi, sono caduto e mi sono rialzato”. Ma resta la paura per strada. “A 54 anni – conclude – mi batto ancora anche per me”.

ALEMANNO : “VENDOLA OFFENDE ROMA”. A Vendola risponde a stretto giro il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, su Twitter. “Vendola – scrive – offende Roma. Dall’europride del 2011 a ogni gaypride la nostra città ha sempre garantito accoglienza e rispetto per tutti”.

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