Roma, 24 gen. (LaPresse) – Pronti, via. La campagna elettorale di Silvio Berlusconi entra nel vivo. Il Cavaliere presenterà domani (l’appuntamento è alle 11 a Roma al teatro Capranica) insieme al segretario Angelino Alfano tutti i candidati del Pdl alle prossime elezioni.
OBIETTIVO CINQUE PUNTI. Smaltito il dolore per l’eliminazione dalle liste di Dell’Utri, Cosentino e di tutti (o quasi) quelli che all’interno del movimento “per colpa dei pm politicizzati” apparivano “non in regola con la legge” e messe da parte le polemiche per l’esclusione lamentata da più parti della componente ex An dalla squadra che scenderà in campo il prossimo 24 febbraio, Berlusconi è al lavoro per recuperare quei cinque punti percentuali che secondo i sondaggi più ottimisti mancherebbero alla coalizione di centrodestra per recuperare lo svantaggio che la separa dal Pd.
IL NUOVO CONTRATTO CON GLI ITALIANI. Il Cav non intende risparmiarsi. Finché le regole sulla par condicio lo permetteranno sarà spesso in tv (stasera è stato al Tg5 delle 20, domattina è a ‘La telefonata’ sullo stesso canale) e in radio, mentre dai social network i ‘volontari’ digitali faranno riecheggiare le sue parole sul web, facendo arrivare a tutti quel nuovo ‘contratto con gli italiani’ su cui è al lavoro e che si spera possa avere lo stesso successo di quello firmato in diretta tv negli studi di ‘Porta a porta’.
PIAZZE. Non solo telecamere e realtà virtuale, però. L’ex premier andrà anche in giro per il Paese. “Le persone che si occupano della mia sicurezza – ribadisce ai microfoni di Radio2 – mi hanno detto di non andare nelle piazze e di preferire i luoghi chiusi, ma questo Governo – attacca – apprestandomi io a girare l’Italia ha ridotto la mia scorta con grande tempestività”. È l’unico attacco frontale – nei fatti smentito poi dal Viminale, che assicura che il gruppo che si occupa della sicurezza dell’ex premier rimarrà “numericamente inalterato” – che il leader del Pdl riserva a Mario Monti.
“AFFEZIONATO A MPS”. Per il resto, ribadendo il principio secondo cui il Professore avrebbe fatto una scelta “irragionevole” inserendosi come terzo protagonista in una politica che ha da tanti anni un “assetto bipolare”, il Cav continua a guardare solo al Pd come competitor elettorale. Anche in questo caso, però, Berlusconi decide di non affondare il colpo. La bufera abbattutasi sul Monte dei Paschi sarebbe un’occasione più che ghiotta per attaccare il ‘nemico’ rosso, ma lui ricordando il “sentimento di affetto” che lo lega alla banca cui si rivolse per i suoi primi mutui da imprenditore e “non conoscendo bene la vicenda”, decide di non fare “alcun commento”.
A ‘picchiare duro’ ci pensa allora il fido Alfano. Monti? “Capisco il suo livore – attacca intervenendo a ‘Blogo in diretta’ – è passato dal 100 all’8% dei consensi, è anche un uomo capace di cattivi sentimenti”. Mps? “Ha compiuto manovre spericolate. Il Pd non si può comportare come un marziano che arriva ora da Marte. Quando c’è uno scandalo vicino alla sinistra si tende a sottovalutare. Nella prossima legislatura – incalza – si approfondisca la vicenda attraverso una commissione parlamentare, per capire cosa è successo”.
“MINACCIATO DALLA MAFIA”. La strategia, insomma, sembra chiara: Alfano, prima (e forse un giorno) di vestire i panni del premier, dovrà essere pronto con i guantoni a difendere il Pdl dagli attacchi che vengono dal centro e da sinistra. Berlusconi è pronto a rispolverare lo spirito del ’94, proponendosi come imprenditore di successo (per questo racconta sempre a Radio2, “sono stato minacciato dalla mafia che mi ha chiesto dei riscatti, mai pagati, per la sicurezza dei miei figli”), che non si lascia coinvolgere troppo dalle scaramucce della politica ed è pronto a stupire, ancora una volta, gli italiani.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata