Roma, 22 gen. (LaPresse) – “Non sono mai stato comunista, nemmeno ai tempi delle contestazioni universitarie e non mi sono mai iscritto a un partito. Il mio nemico numero uno? Non è Berlusconi, ma Mario Monti, l’uomo delle banche, che ha preso in giro gli italiani”. Lo ha detto Antonio Ingroia, l’ex pm candidato premier per la lista Rivoluzione Civile, in un’intervista a ‘Chi’, nel numero in edicola domani. “Piuttosto non capisco perché Bersani si allei con Monti – ha aggiunto Ingroia -. È proprio disposto a tutto pur di governare, ma ad accorgersene e ad avercela con lui saranno gli stessi elettori. Il Pd è troppo vecchio in tutti i sensi, è rimasto alla Prima Repubblica”.

Sulla sua vita privata Ingroia, nel corso dell’intervista, ha raccontato: “Fui sul punto di lasciare la facoltà di legge quando mi resi conto di amare il cinema. Volevo iscrivermi al Centro sperimentale: mi sarebbe piaciuto tantissimo diventare un regista. All’epoca ero responsabile di un cineforum itinerante sulla mafia. Poi, quando morirono La Torre e Dalla Chiesa tutto cambiò e capii che volevo combattere la mafia. Mio figlio si chiama Paolo, proprio in onore a Borsellino”. “Ora non voglio né salire né scendere in politica – ha concluso l’ex pm – mi voglio soltanto impegnare”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata