Roma, 7 gen. (LaPresse) – “Quella di Monti è una scelta legittima. Ora facciamogli qualche domanda, e le dovrà accettare. La prima è in quale Paese europeo si creano ancora liste personali. Nelle democrazie la politica si fa con i collettivi a prescindere dagli uomini. E questo impedisce le riforme in questo Paese”. Così Pier Luigi Bersani, candidato premier del centrosinistra intervistato a ‘Ottoemezzo’ su La7. “La seconda domanda che gli faccio è: ma il bipolarismo è un guaio o no? Dove si siederanno in Europa. La terza domanda, è perché accusa il Pd di essere un partito plurale? Nel Pd ci sono posizioni diverse, ma poi si fa una sintesi, e questa è una ricchezza” aggiunge Barsani.

Nel corso dell’intervista Bersani, riferendosi al leader del Pdl, ha affermato: “Non può più succedere che Berlusconi si possa candidare ancora”, definendo poi l’accordo fra “Pdl e Lega un revival scontato e inquietante. Ci hanno messo in un mare di guai, e non ne usciremo con questa alleanza. E’ una mossa disperata. Non hanno neanche un nome da indicare a Napolitano”.

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