Roma, 31 dic. (LaPresse) – Il presidente del Consiglio uscente Mario Monti, dopo aver annunciato di voler “salire” in politica, oggi ha presentato il suo movimento prima con un tweet e poi con un documento sul sito www.agenda-monti.it. Non un partito, dunque, ma “un movimento civico, popolare, responsabile è la nostra proposta per cambiare l’Italia e riformare l’Europa”. “La nuova formazione politica alla quale stiamo dando vita, adottando l’Agenda Monti come ispirazione per un programma di governo – spiega il premier – non intende collocarsi ‘al centro’ tra una destra e una sinistra ormai superate, bensì costituirsi come elemento di spinta per la trasformazione dell’Italia, in contrapposizione alle forze conservatrici, prone ad interessi particolari, a protezioni corporative o addirittura dichiaratamente anti-europeiste. Questa nuova forza politica sarà certamente moderata nei toni; ma non nel programma perseguito, che si caratterizza invece per l’incisività delle riforme che intende realizzare”.

Monti sottolinea poi il carattere laico della sua formazione che “unisce intorno a un programma impegnativo per la crescita del Paese persone di buona volontà, credenti e non credenti, impegnate ciascuna con la propria cultura e competenza specifica a far maturare un più alto livello di etica pubblica condivisa. Laddove, su singole questioni di rilievo etico, si determinassero diversità di valutazione, ci si impegnerà a cercare insieme la soluzione più coerente con i valori della Costituzione, nella comune promozione della dignità della persona, ferma restando la libertà di coscienza”.

Un movimento per “raccogliere il consenso della maggioranza degli italiani, anche dando una risposta avanzata e convincente al grande numero di elettori che nelle forze politiche in campo nell’ultima legislatura non trovano una risposta che soddisfi il loro desiderio di riscatto del Paese e di ancoraggio sicuro all’Europa” allo scopo di ” fare argine al populismo antieuropeo che sta crescendo in Italia in modo preoccupante”.

Un modo di fare politica usando uno stile “moderato nei toni” con “il rifiuto di ogni faziosità”. Un movimento, quello di Monti, “che nasca dall’unione tra l’associazionismo civico, che testimonia della vitalità della società civile, e la politica più responsabile. Un movimento che raccolga il testimone dell’esperienza di governo guidata da Mario Monti, che in soli tredici mesi ha restituito all’Italia credibilità e affidabilità dentro e fuori i confini nazionali, e che intenda proseguirne il lavoro, dopo l’emergenza finanziaria, con la prospettiva di una legislatura e con il consenso di milioni di italiani, verso un obiettivo di crescita sostenibile e di occupazione. Un movimento popolare e riformista che si rivolga a quegli elettori che da tempo sono in cerca di una nuova offerta politica, che sia finalmente capace di innovare i limiti dei vecchi partiti e di realizzare le riforme necessarie a restituire slancio e vitalità ad una grande nazione com’è e come deve rimanere l’Italia. Questo dobbiamo ai giovani e alle future generazioni di italiani”.

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