Milano, 29 dic. (LaPresse) – “Creeremo una commissione per valutare la congiura che fece cadere il mio Governo un anno fa. Ciò che si è detto, sono tutte mascalzonate, non era colpa nostra. Bisognerà scavare per capire le motivazioni di un vero e proprio vulnus alla democrazia”. Sono le parole di Silvio Berlusconi alla stazione centrale di Milano sui motivi della caduta del suo Governo nel 2011.
Monti ci ha fatto “promesse da marinaio”, attacca poi Berlusconi, commentando la discesa in campo del premier uscente. “Non me l’aspettavo dopo le reiterate dichiarazioni e la promessa fatta a me, Napolitano e agli italiani, che non avrebbe utilizzato l’esposizione mediatica per una sua ulteriore presenza in politica – spiega Berlusconi – C’è stata una grande delusione e una caduta della credibilità”. “Quello che è successo tra Fini, Monti e Casini è stato fatto per favorire la sinistra. Anche le sintonie che loro stessi hanno esaltato nei confronti programma di sinistra, vanno in quella direzione”, aggiunge Berlusconi che a Milano era accompagnato dalla fidanzata Francesca Pascale. “Gli italiani e i moderanti non cadranno in questo tranello, è un’alleanza che sembra fatta apposta per togliere voti ai moderati e darli alla sinistra”, aggiunge l’ex premier, che era partito da Roma attorno alle 10 ed è giunto a Milano con un Frecciarossa.
“Monti? Prenderà pochi volti, il suo agire e le conseguenze dell’operato del suo Governo sono visibili. C’è una crisi visibile. Tutti gli indicatori sono peggiorati, gli italiani si stanno accorgendo della congiura per mettere fine mio Governo”, prosegue Berlusconi pressato dai giornalisti. L’ex premier poi fa il punto sulle sue alleanze: “Sulla Lega sono stranamente tranquillo, oggi incontrerò qui a Milano i vertici del carroccio. Abbiamo avuto una solida e leale collaborazione per molti anni, non capisco quale vantaggio avrebbero a correre da soli. Non riuscirebbero più a portare le posizioni del nord a Roma, e noi insieme a loro perderemmo Lombardia. Se poi saremo in competizione, cadranno in un tempo non lungo sia Piemonte che Veneto, oltre a 100 amministrazioni comunali. Così la Lega sarebbe ininfluente, troveremo il modo per collaborare”. “A Maroni dirò queste cose. Capisco la sorpresa della loro base. Ci hanno attaccato per aver appoggiato il Governo tecnico. Ma noi lo abbiamo fatto perché altrimenti per l’Italia poteva esserci un danno maggiore del Governo tecnico”, aggiunge Berlusconi. C’è spazio anche per la vita privata del fondatore del Pdl. “La separazione consensuale da mia moglie? Non parlo per amor di patria e di famiglia”, spiega.
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