Roma, 27 dic. (LaPresse) – “Un non eletto, che non partecipa alle elezioni con l’obiettivo di farsi rieleggere, lascia, da assoluto impunito, la sua Agenda in eredità al prossimo governo, nel caso non sia ancora lui presidente del Consiglio. Non scende in campo, ma sale in politica, ascende al Cielo. Non è stato sfiduciato dal Parlamento, ma si è sfiduciato da solo. E’ un fenomeno della autoreferenzialità estrema, un energumeno anticostituzionale, un presuntuoso che non ammette lo sfascio economico di cui è diretto responsabile”. Questo il violento attacco che Beppe Grillo porta a Mario monti nell’ultimo posto pubblicato sul suo blog.
“Non si è mai visto in una democrazia che ci si candidi alla guida di una Nazione con la pretesa di non partecipare alle elezioni e che si imponga il programma ai successori al pari delle Tavole della Legge di Mosè. Il programma di Rigor Montis, nel caso il M5S riesca a partecipare alle elezioni e le vinca (perché porsi limiti?) diventerà carta straccia con buona pace dei suoi sostenitori Casini e Fini” prosegue Grillo. “Del doman non v’è certezza, ma con altri cinque anni di montismo e della sua agenda c’è l’assoluta sicurezza del fallimento economico senza ritorno dell’Italia” aggiunge il leader del Movimento 5 Stelle.
Poi l’ex comico elenca i suoi punti del programma. “L’Agenda Grillo dà molta più fiducia: 1 – Legge anticorruzione; 2 – Reddito di cittadinanza; 3 – Abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni); 4 – Abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali; 5 – Introduzione del referendum propositivo e senza quorum; 6 – Referendum sulla permanenza nell’euro; 7 – Obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese; 8 – Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti; 9 – Elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato; 10 – Istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent’anni; 11 – Massimo di due mandati elettivi; 12 – Legge sul conflitto di interesse; 13 – Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese; 14 – Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav; 15 – Informatizzazione e semplificazione dello Stato; 16 – Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza”. “Questo e altro ancora nel futuro degli italiani. Si volta pagina. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure” conclude Grillo.
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