Roma, 26 dic. (LaPresse) – “Conosco l’attuale legge elettorale e gli effetti che produce come nessun altro e durante le feste natalizie mi sono divertito a fare una serie di simulazioni alla luce, o meglio al buio, della discesa in campo di Monti, una simulazione basata sui sondaggi più accreditati e sui possibili flussi elettorali e i risultati sono molto interessanti”. Così Roberto Calderoli, senatore leghista e autore dell’attuale legge elettorale.

“Al Senato nessuna coalizione si avvicinerebbe neppure lontanamente alla maggioranza assoluta, neppure utilizzando i senatori a vita, e quindi anche lo stesso Monti – spiega Calderoli – Sorprendentemente, proprio grazie a Monti, alla camera il distacco tra la coalizione di sinistra ed un’ipotetica alleanza di centrodestra si ridurrebbe a tre soli punti percentuali e quindi avremmo una partita ancora tutta da giocare”. Il Professore, se scendesse in campo, “arriverebbe quarto o quinto su cinque candidati premier, ovvero ultimo o penultimo” aggiunge Calderoli.

“Grazie allo tsunami Monti l’allegra macchina da guerra di Bersani rischia di far la fine di quella di Occhetto – conclude Calderoli – a questo punto appare quindi auspicabile la creazione di un’alleanza per vincere in Lombardia e probabilmente per riuscire a farlo anche a livello nazionale. Ora il Pdl si dia una mossa, dopo essere stato scaricato e schiaffeggiato da Monti. Noi proponiamo Maroni come governatore della Lombardia e siamo pronti a riconoscere e a presentare Berlusconi come capo della coalizione, come richiede l’attuale legge elettorale, ma come candidato premier ci vuole qualcuno che non abbia mai votato i decreti Monti che hanno distrutto il Paese, per fare un esempio un Tremonti. Ne parlerò a Maroni e poi andremo a vedere che cosa ne pensano e che cosa ci propongono gli amici del Pdl ma bisogna farlo in fretta perché i tempi stanno per scadere…”.

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