Londra (Regno Unito), 26 dic. (LaPresse) – “Io non voglio rinegoziare il patto fiscale o di uno degli accordi raggiunti nel corso dell’ultimo anno, però, abbiamo bisogno di guardare avanti”. Così Pier Luigi Bersani intervistato dal Financial Times durante una giornata di incontri con alti funzionari dell’Ue a Bruxelles la scorsa settimana. “Ora mi piacerebbe che l’Europa si concentrasse su crescita e combattesse la recessione con la stessa tenacia con cui ha difeso l’unione monetaria. In caso contrario austerità, che è necessaria, da sola potrebbe diventare rischioso nel lungo periodo” aggiunge Bersani.

“Non ho intenzione di litigare con la Germania. Voglio che l’Italia abbia un rapporto serio, franco ed amichevole con la Germania sulla base di argomenti razionali e realistici” anticipa Bersani, ipotizzandosi a Palazzo Chigi. “Sono d’accordo con molte delle critiche Germania fa a paesi come l’Italia, perché sono le stesse critiche che muovo a Berlusconi” aggiunge Bersani.

“La prima cosa che dobbiamo e possiamo fare è stringere i vincoli di bilancio, ma permettono gli investimenti più graduali” spiega Bersani. “Sono pronto a discutere – aggiunge Bersani – se sarà il mio turno di governare il paese, a rafforzare il meccanismo di disciplina di bilancio per il monitoraggio dei bilanci nazionali, in cambio di nuove politiche volte a stimolare l’economia”.

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