Roma, 4 dic. (LaPresse) – “La possibilità di accordo sulla legge elettorale non dipende, come sostengono Gasparri e Quagliariello, da 2 o 3 seggi in più per il premio al primo partito. Fosse così sarebbe semplice. Le questioni sono purtroppo altre. Già dalla seduta di commissione di ieri sera abbiamo assistito ad un affondo da parte del Pdl contro rigorosi limiti ai costi delle campagne elettorali. Per noi, contrari alle preferenze, è essenziale invece mettere tetti di spesa e limiti che impediscano fenomeni di corruzione, evitino scandalosi sperperi, garantiscano libera competizione, difendano dalle infiltrazioni criminali”.
“In più – prosegue Finocchiaro – oggi, in maniera imprevista, il Pdl chiede di adottare un nuovo metodo di calcolo delle soglie per il premio alla coalizione o per il premio al primo partito. Questo nuovo metodo induce un pericolosissimo incentivo alla moltiplicazione delle liste e alla frammentazione, esattamente ciò che è stato, per governi precedenti, esattamente ciò che è stato negli anni scorsi nemico della stabilità e della durata”. Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
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