Roma, 29 nov. (LaPresse) – I rappresentanti dei comitati Bersani, Vendola, Puppato e Tabacci alle primarie hanno presentato un esposto al Collegio dei Garanti per quella che ritengono “una palese violazione del ‘Codice di comportamento dei candidati’ alle Primarie del Centrosinistra e dei ‘Principi regolamentari’ da parte del candidato Matteo Renzi”. Paolo Fontanelli, in qualità di Rappresentante nazionale del candidato Pierluigi Bersani, Pino Bicchielli, in qualità di Rappresentante nazionale del candidato Bruno Tabacci, Gianluca Zuccari, in qualità di Rappresentante nazionale della candidata Laura Puppato, Loredana De Petris, in qualità di Rappresentante nazionale del candidato Nichi Vendola, si lamentano degli appelli al voto pubblicati oggi su Corriere della Sera, QN e La Stampa sponsorizzati dalla ‘Fondazione Big Bang’. “Tale pubblicazione è in aperta violazione con il Codice di Comportamento dei candidati e con i Principi Regolamentari, ed è riconducibile al candidato Matteo Renzi” spiegano i ricorrrenti.

I rappresentanti dei 4 partecipanti alle primarie lamentano che “la pubblicità contenuta in tale pubblicazione, apparentemente istituzionale non è stata deliberata né pubblicata dal Coordinamento nazionale delle Primarie, unico organismo preposto e legittimato a farlo. La pubblicità contenuta in tale pubblicazione è ingannevole, secondo i ricorrenti, “in quanto suscita la convinzione che chi non si è iscritto all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre e, di conseguenza non ha votato al primo turno, può farlo semplicemente richiedendo la registrazione “tout court”, senza specificare che, in realtà, la tipologia dei casi ammissibili è rigorosamente disciplinata”. Inoltre “la pubblicità contenuta in tale pubblicazione è palesemente riconducibile al candidato Matteo Renzi, in quanto specifica che “è possibile inviare la richiesta (di registrazione) tramite il sito www.domenicavoto.it”. Tale sito è creato e gestito dalla Fondazione Big Bang fondata dallo stesso Matteo Renzi e diretta dal Comitato di Matteo Renzi”.

“E’ pertanto evidente che il candidato Matteo Renzi sta tentando artatamente di modificare in maniera consistente la base elettorale dei votanti per il turno di ballottaggio” sostengono. E’ evidente, scrivono ai garanti, che la pubblicazione di tale pubblicità a pagamento “viola l’art. 3 comma 2 del Codice di comportamento dei candidati (‘ogni candidato è tenuto a svolgere la propria campagna elettorale con lealtà nei confronti degli altri candidati’), nonché l’art. 4 comma 2 dello stesso Codice (‘è fatto divieto ai candidati e ai loro sostenitori di ricorrere a qualsiasi forma di pubblicità a pagamento…… omissis’)”. Allo stesso modo risulta violato l’art. 5 del Codice, che qui si intende espressamente richiamato, in tema di spese dei candidati e di trasparenza della rendicontazione. “E’ infatti evidente che il costo di tale operazione molto probabilmente supera da solo l’intero importo previsto e concesso per le spese di propaganda elettorale” sostengono. “Tale comportamento, assai discutibile sul piano generale, reca indubbiamente un danno all’immagine e alla correttezza dello svolgimento delle Primarie nella delicata e decisiva fase del turno di ballottaggio e rischia di compromettere l’eccezionale prova di partecipazione del 25 novembre, in occasione del primo turno” spiegano. Rappresenta, altresì, in ogni caso, una trasgressione politica e morale dell’impegno a rispettare le norme richiamate sottoscritte da Matteo Renzi all’atto della presentazione della propria candidatura. “Tanto premesso, sulla base dei documenti e delle argomentazioni suesposte, chiedo al Collegio dei Garanti di accogliere il presente esposto e, di conseguenza, assumere ogni misura che riterrà necessaria” concludono.

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