Roma, 14 nov. (LaPresse) – Un premio “non solo proporzionale ma anche progressivo” al partito che prende più voti. E’ la nuova proposta avanzata da Roberto Calderoli ai senatori della commissione Affari costituzionali di palazzo Madama sulla riforma della legge elettorale. Un’idea “buttata gù stamattina mentre venivo in macchina”, non depositata formalmente, ma consegnata ai colleghi in prima commissione attraverso “un pizzino”. E nel pizzino c’è una riformulazione dell’emendamento presentato ieri che prevedeva una soglia del 40 per cento alle coalizioni per ottenere il premio di governabilità e, in alternativa, un premio di consolazione variabile del 20 per cento dei seggi conseguiti ripartito in maniera proporzionale per il partito che incassa più consensi che prevede che a seconda della percentuale che ottiene il partito, in caso non ci sia nessuna coalizione che raggiunge il 40 per cento, il premietto crescerà.
Nella sua nuova ipotesi al primo partito che prende tra il 25 e il 30% dei seggi andrebbe un premio di aggregabilità del 15% dei seggi conseguiti; a chi è tra il 30 e 35% dei seggi il 20%; a chi è tra il 35 e il 40% il 25% e a chi è oltre il 40 il 30%, che “più o meno equivale al 12% dei seggi totali”, spiega Calderoli. “E’ come gli scaglioni delle tasse – sottolinea il papà del Porcellum – solo che qui, più hai più ricevi”.
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