Roma, 10 nov. (LaPresse) – “Ci felicitiamo per il fatto che sia stato risolto il problema ma, posto che i nuovi esodati costano 4-5 miliardi, cifra ben superiore rispetto a quel fondo irrisorio di 100 milioni già previsto, è evidente che siamo di fronte a un macroscopico e inaccettabile errore, a un’assoluta incapacità della Ragioneria dello Stato che aveva determinato un conteggio di 9 miliardi circa per i primi 120mila ‘salvaguardati’. Lo afferma il presidente dei deputati dell’Idv Antonio Borghesi, secondo cui “addirittura peggio sarebbe se non ci trovassimo di fronte a un errore di conteggio, seppur gravissimo, bensì a una mossa studiata ad arte per ‘tenersi larghi’ a danno dei soliti noti: i cittadini”.
“E’ evidente, comunque – dice Borghesi – che ci troviamo di fronte a un soggetto non più credibile nella determinazione dei costi dei provvedimenti che governo e Parlamento devono assumere. – prosegue Borghesi – Dovremmo allora riflettere sui provvedimenti presi, su quelli in itinere e quelli che verranno assunti in futuro visto che errori di valutazione così grossolani producono danni enormi”. “Ricordiamo infatti che, per reperire quei fondi, sono stati tolti soldi a pensionati e a tutti i contribuenti onesti”, conclude.
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